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Salernitana, quattro giorni per rialzarsi

Dopo l'imbarcata subita ieri all'Arechi, i Granata hanno subito l'occasione per rifarsi: venerdì arriva il Frosinone

Gerardo Petretti

La partita di ieri sera all’Arechi ha messo in evidenza gli attuali limiti della squadra di Sousa che uniti ad una evidente dose di sfortuna e a una fastidiosa disattenzione di arbitro e Var hanno dato vita alla prima cocente delusione di questa stagione.

Andiamo con ordine.
Come già detto in più occasioni dal tecnico la squadra ha bisogno di tempo per integrare i nuovi. L’allenatore, orfano di Lassana Coulibaly e Dia, ha deciso di puntare ancora su Bohinen e Botheim, entrambi sostituiti dopo 45′ minuti.
Il centrocampista norvegese, supportato da un Legowsky che si è dato da fare,  nei primissimi minuti sembrava essere in partita per poi spegnersi lentamente dietro passaggi corti e prevedibili.
Per Botheim sembrano ormai evidenti le considerazioni già fatte: non è adatto a ricoprire il ruolo di unica punta. Pur impegnandosi molto, non riesce a dare profondità alla squadra o a farla salire.
Appare dunque evidente l’importanza di recuperare in fretta Dia, dal punto di vista atletico e motivazionale.
Il Torino, da squadra esperta e talentuosa, ha fatto la sua partita capitalizzando al massimo i tre tiri nello specchio della porta nell’arco dei novanta minuti, dato questo significativo per rappresentare che anche il fato ha giocato contro i granata (si pensi al palo di Cabral a fine primo tempo che avrebbe fatto rientrare le squadre negli spogliatoi in un ambiente caldissimo).
Paulo Sousa ha provato a rimescolare le carte nel secondo tempo. Ikwuemesi e Tchaouna sono entrati in palla ma il terzo gol del Toro ha tagliato definitivamente le gambe ai nostri. Martegani ha talento ma i ritmi sono ancora bassi.
Quattro partite non sono sufficienti né per esaltare né per affondare una squadra. L’imbarcata di ieri sera fa male, la squadra ha però l’occasione per rifarsi. Venerdì sera all’Arechi arriva il Frosinone. Dalla serata di ieri di positivo ci portiamo a casa la duttilità di Jovane Cabral e poco altro. 
Siamo al primo spartiacque della stagione.
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