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Salernitana, Nicola e quella fastidiosa panchina che traballa

U-Power Stadium, 90'. Dopo l'exploit dell'Olimpico con la Lazio sono arrivati il pari con la Cremonese e le sconfitte di Firenze e Monza: "Contento del percorso fatto sin qui"

Alfonso Maria Tartarone

Sembra lontana già anni luce la vittoria in rimonta della Salernitana all’Olimpico contro la Lazio. Davide Nicola, allenatore dei granata, ed i suoi hanno messo insieme successivamente un pari con la Cremonese e le sconfitte di Firenze e Monza. Deve scattare l’allarme in casa campana? Il tecnico ex Crotone non si lascia scoraggiare: “Siamo arrivati più stanchi. L’atteggiamento iniziale non è stato quello adeguato. Così diventa difficile, i due gol ce li siamo fatti noi. Le scelte del primo tempo sono obbligate se giochi tre partite in una settimana. Dopo abbiamo cercato di inserire Bohinen che ancora non ha i novanta minuti nelle gambe. Radovanovic non aveva giocato dall’inizio a Firenze. Maggiore ha giocato dal primo minuto per fare riposare Candreva. Bradaric ha ripreso dopo un lungo infortunio. Mazzocchi ha un motore importante e anche lui era un pelo stanco. Davanti abbiamo fatto un’alternanza, dando una chance a Botheim. Il primo tempo è di una squadra che non ha avuto fame necessaria né personalità. Siamo in serie A e mi sembra che ogni volta la Salernitana debba sempre vincere. Sono contento del percorso fatto fin qui, non del primo tempo di oggi ovviamente. Candreva? Ho preferito non inserirlo subito, dare opportunità a Valencia, poi abbiamo rischiato sperando che non incappasse in una situazione sfortunata”

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