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Salernitana: aver fatto…trentuno non basta, sognare si può!

La vittoria di Vicenza potrebbe schiudere ai granata interessanti prospettive di classifica

admin

Trentuno. Come i punti in classifica. Come il traguardo indicato dal famoso adagio secondo cui, fatto trenta, bisognerebbe non accontentarsi e pensare a fare subito di più e meglio. Dopo i fischi ricevuti – anche se l’impressione è che più che alla squadra fossero diretti alla società – dopo il pari col Novara, la squadra granata ha piazzato un pesantissimo colpo esterno a Vicenza. Contro una diretta rivale, che all’andata aveva sbancato l’Arechi, la Salernitana è stata ordinata ed attenta, grintosa e determinata, magari non bellissima e nemmeno cinica ma, alla fine, ha vinto con merito. La prodezza di Busellato è valsa tre punti ed un balzo in classifica che i risultati odierni diranno quanto sia stato lungo. Di sicuro, c’è voluto un balzo felino di Gomis nel finale per evitare la doccia gelata di un pareggio che sarebbe stato ingiusto perchè il Vicenza aveva fatto davvero poco, mentre i granata avevano più volte sprecato l’occasione del raddoppio. E proprio la lucidità è mancata alla squadra di Bollini nel finale, quando c’erano gli spazi per affondare il colpo del ko. Proprio in quei frangenti la qualità e l’esperienza di un calciatore del calibro di Rosina avrebbero dovuto fare la differenza, ed invece il numero dieci granata, eccezion fatta per l’assist offerto a Vitale che non ha avuto un impatto felice col pallone, non ha inciso nella maniera in cui da lui ci si aspetterebbe. Bollini ha avuto coraggio ed è stato premiato nell’aver scelto di cambiare modulo e di ritoccare l’assetto difensivo con Tuia e Bittante terzini e Vitale attaccante per una sera. Sulla carta una formazione più abbottonata ed invece l’approccio è stato quello di una squadra che voleva imporre il suo gioco, sfruttando la maggiore densità a centrocampo e l’aggressività e la capacità di recuperare palla di Minala e Busellato in mezzo ai quali si è ben disimpegnato Ronaldo. Rotto l’equilibrio col gol di Busellato, la Salernitana ha saputo limitare le sortite venete concedendo pochissimo ai padroni di casa. Gomis ha compiuto l’unico, vero intervento – per quanto decisivo – solo ad un soffio dalla fine e per la terza volta in quattro gare ha mantenuto inviolata la propria porta. Proprio la solidità difensiva è alla base del cambio di rotta della Salernitana che ha ottenuto sette punte in quattro gare del girone di ritorno con un saldo di più cinque rispetto allo stesso periodo dell’andata. In attesa che la giornata cadetta si completi e che la classifica acquisti una fisionomia più precisa, i granata si stanno scoprendo squadra nel senso più pieno del termine: spirito di sacrificio, corsa, agonismo e meno errori in difesa sono alla base di questo cambio di registro che, se confermato, potrebbe davvero schiudere prospettive interessanti in classifica dinanzi alla squadra di Bollini. Nella notte dell’eclissi lunare, la Salernitana non ha avuto bisogno di guardare il cielo per sognare. Aver dormito dalla parte sinistra della classifica ha reso più dolce il sonno dei granata e dei tifosi. Ed ora sognare qualcosa in più di una tranquilla salvezza è lecito, a patto che contro il Cesena arrivino conferme ed altri tre punti.

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