“Magari ti chiamerò..”. Così comincia il ritornello di una delle canzoni più amate dai salernitani, collegata inevitabilmente alla passione e al morboso attaccamento per la squadra della città, della provincia. Così sul palco della festa, il 19 giugno in piazza della Concordia, ci sarà anche lei, Mietta, che ha dato voce a quel “trottolino amoroso” che in realtà è sempre stata una dichiarazione d’amore. Vattene Amore farà da colonna sonora al centenario, una cerimonia vera e propria, con l’orchestra di Demo Morselli, altro ospite chiamato per la serata. Di questi dettagli e tanti altri si è discusso ieri a Palazzo di Città, con l’assessore allo Sport Angelo Caramanno a fare da “cicerone” illustrando un progetto pensato per la Salernitana, presente il sindaco Enzo Napoli che ha ricordato come “non si festeggia solo una squadra ma la storia di una città, di tanta gente”. Lungo il tavolo anche i rappresentanti della tifoseria, gli ultras, tutte le “sigle” della Curva Sud Siberiano, uniti per far sì che sia un momento indimenticabile. Una organizzazione che viaggia su un binario diverso rispetto al campo, tant’è che tra i tanti calciatori e vecchie glorie invitate ci sarà poco, davvero, poco spazio per l’attuale compagine. “Non festeggiamo solo questa Salernitana ma le festeggiamo tutte..” è stato detto in conferenza, con gli ultras che hanno ricevuto il consenso anche per lo speciale corteo che si snoderà su Salerno, dal pomeriggio, partendo dalla “casa”, dal Donato Vestuti fino a piazza Casalbore, confluendo nella festa. Invitati, come detto, tanti calciatori, sul palco allestito volti che hanno fatto la storia della Salernitana, un centenario che sarà dedicato anche e soprattutto alla memoria di Carmine Rinaldi, il Siberiano, richiamato anche nel progetto presentato dagli alunni del Sabatini-Menna, in una rappresentazione grafica che custodisce e rappresenta i primi 100 di Salernitana.
