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Salernitana, un palo (e non solo) di troppo: vince il Lecce 2-0

Stadio "Via del Mare", 90'. Krstovic e il rigore di Strefezza piegano i granata. L'undici di Paulo Sousa, svegliatosi nella ripresa, avrebbe meritato il pari: legno colpito da Cabral

Alfonso Maria Tartarone

LECCE-SALERNITANA 2-0 (1-0)

LECCE. Falcone, Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo (76′ Dorgu), Ramadani, Rafia (62′ Blin), Kaba (62′ Gonzalez), Banda (70′ Strefezza), Krstovic (70′ Piccoli), Almqvist. A DISP.: Brancolini, Borbei, Venuti, Smajlovic, Dermaku, Touba, Oudin, Berisha, Corfitzen, Burnete. ALL.: D’Aversa.
SALERNITANA. Ochoa, Lovato, Gyomber, Pirola (79′ Tchaouna), Kastanos (61′ Mazzocchi), Legowski (76′ Bohinen), Coulibaly (61′ Martegani), Bradaric, Cabral, Candreva, Botheim (61′ Ikwuemesi). A DISP.: Costil, Fiorillo, Allocca, Fazio, Sambia, Sfait. ALL.: Sousa.
MARCATORI. 6′ Krstovic, 98′ Strefezza (rig.)
ARBITRO. Massimi di Termoli
NOTE. Ammoniti: Lovato, Kaba, Banda, Legowski, Bohinen (dalla panchina, D’Aversa), Gonzalez; calci d’angolo: 5-3; minuti di recupero: 2′ pt e 13′ st.

Salernitana, un palo (e non solo) di troppo: vince il Lecce con i gol di Krstovic e Strefezza LA PARTITA. Sei giri lancette impiegano i padroni di casa per bucare un gracile pacchetto arretrato avversario. Nella circostanza è Gyomber a non farsi trovare pronto sulla beffarda spizzata aerea di Krstovic. Fatica tremendamente la formazione di Paulo Sousa a rendersi pericolosa dalle parti di Falcone (pesa, comprensibilmente, l’assenza forzata di Dia) ed al diciassettesimo, merito di una costante pressione, sono i giallorossi a sfiorare il raddoppio. Ochoa è super sulla conclusione di un ispiratissimo Banda. Il primo tentativo dei campani porta la firma di Kastanos. Mancino senza grosse pretese che termine la sua corsa tra le braccia del portiere pugliese. Nel finale è proprio il cipriota ad inventare per Candreva, controllo e destro nel cuore dell’area di rigore su cui si oppone l’estremo difensore del Lecce. Al via il secondo tempo. Parte forte la Salernitana. Coulibaly e Candreva sprecano, però, una ottima ripartenza. E’ ancora l’ex Lazio a tentare di percorrere la via della rete, fuori misura. Insiste la compagine granata. Assistenza del solito numero novantasette e destro da dimenticare, da favorevole posizione, di Cabral. Tris di cambi per il tecnico portoghese. Dentro Mazzocchi, Martegani e Ikwuemesi. I campani tentano il tutto per tutto per portare a casa almeno un punto dal “Via del Mare”. Giallorossi in affanno. A quindici dal triplice fischio di chiusura è il capoverdiano a mettersi in proprio con un diagonale potente e preciso: sfera sul palo. Appena entrato è la volta di Bohinen a mancare di un soffio il pari (meritato a questo punto della contesa). Esordio di Tchouna, ma è sempre Cabral a farsi vivo in zona Falcone. E’ un tiro dal dischetto, palla incredibilmente in curva. Otto di recupero. E’ il Lecce ad approfittarne. Almqvist testa i riflessi di Ochoa e Massimi assegna, grazie al Var, il tiro dal dischetto ai padroni di casa. Il tocco di mano è del centravanti ex Sporting. Strefezza trasformando chiudendo definitivamente il match

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