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Salernitana, osare non guasterebbe: con il Benevento è 0-0 (pt)

Il derby dell'Arechi. La fisicità dei granata tiene a bada la qualità dei giallorossi. Decisivo Micai su Buonaiuto

Alfonso Maria Tartarone

SALERNITANA-BENEVENTO 0-0

SALERNITANA. Micai, Perticone, Migliorini, Gigliotti, Casasola, Minala, Di Tacchio, Lopez, D.Anderson, A.Anderson, Jallow. A disp.: Vannucchi, Bernardini, Mantovani, Memolla, Pucino, Schiavi, Mazzarani, Di Gennaro, Orlando, Rosina, Vuletich, Calaiò. All.: Gregucci.
BENEVENTO. Montipò, Letizia, Volta, Antei, Caldirola, Buonaiuto, Del Pinto, Crisetig, Improta, Insigne, Coda. A disp.: Gori, Zagari, Di Chiara, Tello, Viola, Maggio, Tuia, Gyamfi, Goddard, Ricci, Asencio, Armenteros. All.: Bucchi.
ARBITRO. Abbattista di Molfetta.
NOTE. Ammoniti: Coda, Lopez, Minala; angoli: 2-4; minuti di recupero: 0′ pt.

Salernitana, osare non guasterebbe: con il Benevento è 0 a 0. Nel derby la fisicità dei granata tiene a bada la qualità dei giallorossi. Decisivo Micai su Buonaiuto. IL PRIMO TEMPO. Più fisicità che qualità durante i primissimi giri di lancette sul manto erboso dell’Arechi. Da una parte e dall’altra, però, nessuna azione degna di nota. E’ necessario attendere il minuto numero dieci per accendere la contesa. Il colpo di genio è del solito Insigne (fratello d’arte) ed il sinistro, non il suo piede migliore, dell’ex Improta: sfera di poco al lato. I padroni di casa non si lasciano intimorire. Centoventi secondi e Casasola, di testa ed ingolosito dal lungo lancio del nuovo arrivato Lopez, manca di un soffio il bersaglio grosso. Al ventesimo ripartenza giallorossa. Ci prova un’altra vecchia conoscenza del pubblico granata, Massimo Coda. Mancino prevedibile dal limite dell’area di rigore. Risponde l’accoppiata D. Anderson-A. Anderson con l’inserimento aereo di quest’ultimo non risolutivo. Doppio brivido per i tifosi della Salernitana. Il primo porta la firma di Buonaiuto, in posizione regolare, che non imprime l’adeguata forza al pallone per superare Micai (bravo a deviare in angolo). Il secondo, da calcio piazzato, trova sempre pronto il numero nove del Benevento attraverso il suo pezzo forte: colpo di testa leggermente fuori misura. A cinque giri di lancette dal duplice fischio di chiusura chance per gli stregoni. Punizione di Coda respinta dalla barriera e destro non impeccabile dello specialista Letizia.

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