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Niente miracolo a Natale, ora urgono rinforzi

Contro il Cagliari la squadra di Torrente ci ha provato per quanto possibile, ora la società deve riparare agli errori estivi

admin

Niente regali sotto l’albero, anzi, oltre alla sconfitta, pure tre calciatori squalificati per la fondamentale gara di Como. Vincenzo Torrente non poteva immaginarsi un Natale più amaro ed avaro di soddisfazioni. Le sue parole a fine partita sono state lo specchio della confusione che, fin dai primi vagiti, ha caratterizzato la nascita del progetto serie B a Salerno.
Lotito e Mezzaroma hanno affidato a Fabiani il compito di allestire la squadra ed il diesse ha puntato sullo zoccolo duro, confermando calciatori che non hanno più l’età per affrontare una categoria che si è di molto svecchiata, nella quale gioventù, agonismo, forza fisica – oltre all’immancabile dose di qualità – sono ingredienti che non possono mancare e di cui la Salernitana ha pensato di poter far senza. E’ come se un fornaio provasse a fare il pane senza aggiungere il lievito nell’impasto o come se un automobilista pretendesse di mettere in moto la sua vettura senza averla rifornita di carburante.
La Salernitana è stata confusionaria, contraddittoria, superficiale nell’assemblare una squadra che ancora adesso, quando siamo giunti ad una giornata dal giro di boa, per stessa ammissione del suo tecnico, non si sa con quale modulo potrà affrontare i prossimi mesi. La gara di Como è già dietro l’angolo e sarà importantissima, ma ancor di più lo sarà la sosta. In tre settimane la società dovrà fare quanto non è stata in grado di fare in estate ed il compito che l’attende, ora, è ancor più difficile perchè è storicamente provato che a gennaio non è facile ricostruire dalle macerie, sia perchè bisogna investire tanto sia perchè nessuno si priva a cuor leggero di calciatori di valore. Lotito e Mezzaroma non hanno scelta, però, e ne sono consapevoli. In questi anni hanno dato tanto per avviare un nuovo ciclo a Salerno, ma ora devono scoprire definitivamente le carte. E’in ballo la salvezza della Salernitana e non è consentito indugiare ancora. Servono scelte nette, decise, senza ritorno. Fabiani e Torrente sono gli uomini giusti? La proprietà se lo sta chiedendo e dovrà stabilirlo a stretto giro, subito dopo la gara di Como. Poi, bisognerà muoversi con decisione sul mercato. E’ sbagliato, anche se comprensibile, prendersela con i calciatori: la Salernitana ieri ha dato tutto quello che aveva, forse non sempre l’ha fatto in passato, ma ci sono limiti oggettivi non imputabili ai calciatori ma a chi li ha arruolati per disputare un campionato dignitoso a Salerno, piazza che anche ieri si è confermata capace di stupire. Dodicimila spettatori alle 13 della vigilia di Natale sono l’ennesima dimostrazione della passione che muove il tifo salernitano, il segnale ulteriore di un attaccamento che merita ogni sforzo da parte della società per evitare la retrocessione. Lotito e Mezzaroma trascorreranno un Natale di riflessione perchè la situazione è grave ma ancora rimediabile. A patto che si agisca subito, intervenendo con decisione per rinforzare la squadra. “Ora siete in B e non tornerete più indietro fin quando ci saremo noi”, diceva Lotito solo qualche mese fa ai tifosi festanti per la promozione appena conquistata. Ora è giunto il tempo di onorare questo impegno.

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