Alfredo Donnarumma è il re delle reti da subentrato della Serie B. L’attaccante granata, statistiche alla mano, ha segnato ben sei gol quando ha sostituito un suo compagno durante una gara. La punta di Torre Annunziata ha trascinato i compagni contro il Bari sabato scorso, riacciuffando per due volte i galletti con dei gol quasi decisivi. La realizzazione del 3-3 è stata votata anche dai tifosi della serie cadetta come quella più bella di tutta la giornata pre-pasquale. Proprio all’andata contro i biancorossi Donnarumma segnò il suo primo gol stagionale, entrò al 66′ al posto di un indemoniato Milinkovic e quattro minuti dopo siglò con un potente destro la rete del momentaneo pareggio. Una settimana dopo contro il Novara fece ancora meglio, perchè il minuto in cui entrò in campo fu lo stesso, ma il gol lo segnò appena un minuto dopo di testa sul cross di Odjer. Donnarumma, poi ha segnato la decisiva doppietta contro il Latina un girone fa ed infine quella inutile (in termini di punti) contro il Bari quattro giorni fa.
Sinora i suoi gol hanno portato solamente cinque punti nella cascina granata, ma il folletto di Torre Annunziata sembra aver preso in mano la Salernitana dall’avvento di Menichini sulla panchina. Donnarumma, infatti, finalmente sembra aver trovato una sua dimensione dopo essere stato dirottato sull’esterno da Torrente ad inizio stagione. L’attaccante ex Teramo dà il meglio di se quando agisce in coppia con Coda, riesce a trovare i giusti spazi ed agisce da seconda punta che sfrutta le indecisioni della difesa avversaria. Il numero 30 granata ha pagato inizialmente il primo impatto con la serie cadetta, assaporata con il Cittadella nel 2013/14 quando siglò solo 3 reti, trovando difficoltà ad entrare nello scacchiere iniziale. La scorsa stagione insieme a Lapadula aveva realizzato ben 23 reti, due in più dell’attuale punta pescarese, attestandosi come una delle migliori prospettive del panorama italiano. Donnarumma però ha impiegato più tempo rispetto al suo gemello del gol per carburare, attualmente è l’arma più “calda” nell’arsenale a disposizione di Menichini, il giocatore che potrebbe risultare decisivo per una salvezza insperata. La grinta e l’urlo di Donnarumma ogni volta che segna sono un segnale importante per chi ancora crede che l’anno prossimo si giocherà di sabato sul manto erboso dell’Arechi.
