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Salernitana coraggiosa, ma i tre punti sono del Napoli (0-2)

Stadio "Arechi", 90'. Raspadori ed Elmas regalano il derby ai campioni d'Italia. La prova dei granata lascia ben sperare per il futuro

Alfonso Maria Tartarone

SALERNITANA-NAPOLI 0-2 (0-1)

SALERNITANA. Ochoa, Bradaric, Fazio (71′ Daniliuc), Pirola, Mazzocchi (81′ Botheim), Legowski (69′ Bohinen), Coulibaly, Tchaouna, Dia, Candreva (77′ Kastanos), Ikwuemesi (69′ Stewart). A DISP.: Costil, Fiorillo, Bronn, Lovato, Sambia, Martegani, Maggiore, Sfait. ALL.: Inzaghi.
NAPOLI. Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Olivera, Anguissa, Lobotka, Zielinski (86′ Cajuste), Politano (78′ Lindstrom), Raspadori (69′ Simeone), Kvaratskhelia (69′ Elmas). A DISP.: Gollini, Contini, D’Avino, Juan Jesus, Mario Rui, Zanoli, Demme, Gaetano, Zerbin. ALL.: Garcia.
MARCATORI. 13′ Raspadori, 82′ Elmas.
ARBITRO. Rapuano di Rimini.
NOTE. Ammoniti: Mazzochi, Di Lorenzo (Inzaghi dalla panchina); calci d’angolo: 8-9; minuti di recupero: 0′ pt e 5′ st.

Salernitana coraggiosa, ma i tre punti sono del Napoli (0-2) LA PARTITA. Parte forte la formazione partenopea. Kvara e Raspadori non impensieriscono Ochoa. Risponde di testa Pirola al settimo giro di lancette, Meret ci mette i guantoni. Iniziano a spingere con maggiore intensità i campioni d’Italia, il pacchetto arretrato di casa concede una opportunità a Lobotka, tocco per Raspadori e destro vincente per l’uno a zero. I granata accusano inevitabilmente il colpo e Politano mette a dura prova i riflessi del portiere messicano. Nel finale ci prova Legowski, conclusione debole nel cuore dell’area di rigore. Non restano a guardare gli azzurri, ma il numero uno si supera dicendo no all’ispirato ex Sassuolo. Secondo tempo al via. Ed è sempre Raspadori a tentare la via della rete. Si rifugia in angolo Ochoa. Padroni di casa in affano. Palo esterno colpito da Politano. Ad un passo dal raddoppio Zielinski e compagnia: Pirola ci mette il corpo sul piatto del numero ventuno. Il Napoli è un rullo compressore, fatica e non poco la Salernitana a tentare qualche sortita offensiva. Il messicano deve fare gli straordinari anche sull’ex centrocampista del Napoli. Inzaghi getta nella mischia Daniliuc, Bohinen e Stewart per tentare di imbeccare la via del pareggio. Lo spartito della contesa non vuole saperne di mutare (nemmeno con gli ingressi di Kastanos e Botheim). Gli azzurri gestiscono, i granata non trovano sbocchi per mettere alle strette la difesa avversaria ed una ripartenza affidata ad Elmas non lascia scampo ad Ochoa. Tiro a giro del macedone e match definitivamente chiuso.

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