Mettere in posa persone cieche dalla nascita, o che hanno perso in un secondo momento la vista, per restituire ai nostri sguardi miopi il loro orgoglio e la loro dignità. È un progetto che rovescia i luoghi comuni e ogni tipo di pregiudizio la mostra itinerante “Il ritratto non vedente” del fotografo salernitano Armando Cerzosimo, da domenica 4 ottobre al 13 novembre in esposizione nella Sala Metopa del Museo Archeologico di Paestum.
Dodici scatti in bianco e nero per raccontare chi guarda la vita “Da un altro punto di vista”, come titola il testo in catalogo della giornalista e critica d’arte Erminia Pellecchia, che hanno entusiasmato la direzione del Parco archeologico di Paestum e che saranno presentati domenica, alle ore 11, in occasione della Giornata nazionale della Famiglia al Museo.
Un’installazione fortemente voluta da Cerzosimo per “poter fare in modo che, al mio continuo angolare, lo sguardo si fermasse negli occhi di chi non può esprimere giudizio se non dalle sensazioni o vibrazioni che partono dalla mia coscienza, attraversano la mia voce e passano attraverso la mia macchina (oscura) fotografica”, come spiega l’autore stesso.
Realizzata in collaborazione con la sezione di Salerno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la mostra è “sicuramente politicamente scorretta nel dichiarare la verità al di là di retoriche e pietismi, che urla con orgoglio l'”Io sono cieco”, come sottolinea Erminia Pellecchia.
Il catalogo sarà presentato nel corso della serata di finissage.
