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Acli Salerno: con il reddito d’inclusione si riparte dagli ultimi

Una misura universale e strutturata di contratto alla povertà assoluta e sostegno all’inclusione sociale

L’introduzione del Reddito d’Inclusione – Rei, è un atto di civiltà politica – dichiara Gianluca Mastrovito, Presidente provinciale delle Acli – non avendo il nostro Paese (insieme alla Grecia in Europa), mai avuto una misura unica e sistematica di contratto alla povertà e di sostegno all’inclusione sociale.

Un processo lungo e non scontato, nato grazie all’Alleanza contro la povertà, promossa nel 2013 dal privato sociale organizzato del Paese, a cui anche le Acli hanno fornito un significativo contributo in termini di proposta, elaborazione e confronto politico.
Un primo passo – dichiara il Presidente Mastrovito – per dare concreta attuazione nello spirito e nella sostanza ai principi di sussidiarietà e solidarietà, costitutivi di una economia davvero civile.

Usciamo così dalle logiche sperimentali ed una tantum come il SIA (provvedimento discutibile e peggio attuato) benché – aggiunge Mastrovito – le risorse stanziate siano per il momento ancora lontane dal consentire di raggiungere l’intera platea delle persone in povertà assoluta (4 milioni in Italia); in prima battuta, ne beneficeranno solamente un terzo.

Pertanto, oltre ad auspicare ulteriori stanziamenti per la sua progressiva estensione, servirà anche un processo serio di potenziamento della capacità di presa in carico da parte dei servizi.
E’ utile chiarire che l’accesso al Rei, quale misura universale, non è automatico ma condizionato all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà.

La misura ha due pilastri, infatti, il sostegno economico e la presa in carico. Il beneficio economico andrà da 190 euro a 485 euro, con una soglia di accesso pari a 6mila euro (valore Isee) e una seconda soglia di 3mila euro (valore Isee) per il reddito equivalente. In prima applicazione sono prioritariamente ammessi al REI i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni.

Tutte le sedi Acli della provincia, saranno disponibili a fornire gratuitamente tutte le informazioni necessarie a cogliere gli aspetti più tecnici e le modalità di attuazione della misura.

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