Richiedi la tua pubblicità

A difesa della riabilitazione, sciopero rinviato per motivi burocratici

La UIL Fpl: "La mobilitazione non si ferma e lo sciopero si farà in altra data"

Alfonso Maria Tartarone

Lo sciopero del settore riabilitazione nella provincia di Salerno, previsto per il 12 ottobre, deve essere rinviato. A stabilirlo è la Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici e il motivo è che era stato indetto precedentemente – da AdL Varese, CUB, SGB e SICOBAS – uno sciopero nazionale di tutti i settori privati e pubblici per l’intera giornata del 20 ottobre.

La legge impone che non possa essere proclamato uno sciopero, neanche locale, senza che ci siano almeno dieci giorni di distanza da uno sciopero nazionale. Considerando che il 30 ci sarà un altro sciopero nazionale, questa volta del personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, la data dello sciopero della riabilitazione a Salerno si allontana.

“È un fulmine a ciel sereno” commentano alla UIL Fpl di Salerno. “Tanto più – aggiungono – che sullo sciopero stava crescendo in maniera straordinaria la mobilitazione, non solo quella dei lavoratori ma anche quella di tante associazioni, personalità, gruppi di cittadini che hanno espresso la loro solidarietà e loro volontà di essere protagonisti, insieme al sindacato, di questa giornata di lotta”. Giornata, lo ricordiamo, indetta contro lo “smantellamento della riabilitazione”, la trasformazione dei centri di riabilitazione in RSA, il cambio delle regole di valutazione del personale necessario per i centri. Tutte cose che, secondo il sindacato, porterebbero alla impossibilità di curare i malati oltre che a dequalificare e licenziare centinaia di lavoratori.

“È uno sciopero – dicono alla UIL – che riguarda tutti perché difende un settore fondamentale come quello della salute, in particolare quella dei più deboli. La riabilitazione nella provincia di Salerno è una eccellenza e una risorsa, ma invece di valorizzarla la si sta distruggendo a colpi di mala burocrazia andando anche contro le stesse indicazioni della Regione”.

Cosa cambia ora con la revoca obbligata dello sciopero? “Nulla – è la risposta – stiamo già valutando le date possibili per l’astensione dal lavoro e comunque la nostra mobilitazione non si fermerà neanche per un minuto. Andiamo avanti più convinti che mai nell’interesse di tutti, cittadini e lavoratori. Non permetteremo che la riabilitazione sia distrutta”.

Calendario alla mano, ora le date più probabili per lo sciopero sono quelle di metà novembre.

No Signal Service

Commenti

I commenti sono disabilitati.