Il 21 ottobre apre i battenti al pubblico la Biennale d’Arte
Contemporanea di Salerno. Giunta ormai alla sua quinta edizione, la BACS
(acronimo con cui la manifestazione è conosciuta in tutto il mondo) sarà
nuovamente di casa a Palazzo Fruscione, in pieno centro storico. Oltre 200 artisti
provenienti da tutto il mondo esporranno le proprie opere nel cuore del
centro cittadino. La Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno è tra gli eventi
non solo più apprezzati, ma anche tra quelli di maggior prestigio internazionale
che può offrire la città. L’inaugurazione della Biennale è fissata per le 18:30 del 21
ottobre 2023 e sarà visitabile fino al 5 novembre. Si potrà accedere martedì,
mercoledì e giovedì dalle 17:00 alle 20:00 e di venerdì, sabato e domenica dalle
11:00 alle 13:00 e in orario pomeridiano dalle 17:00 alle 20:30. Le premiazioni
degli artisti vincitori sono fissate per il 28 ottobre alle 18:30. I premi sono stati
preparati dal maestro ceramista arch. Vincenzo Santoriello.
Il manifesto della Biennale. “Tecnica, creatività, concettualità, ricerca,
sperimentazione, innovazione, provocazione, emozione, ma anche tradizione e
storicità, per rintracciare ciò che sia definibile come arte e ciò che invece
rappresenta una mera esperienza artistica. Il tema Inside costituisce una scelta di
libertà. Ancora una volta, BACS rappresenta una sala parto del sistema artistico,
con un po’ di rivoluzione e priva di scontato conformismo, che ogni due anni ci
deve rivelare il riflesso del tempo che scorre e del mondo che cambia. La
Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno sarà impreziosita dalla presenza di
centinaia di artisti di caratura internazionale, la maggior parte proveniente
dall’America Latina”. Le opere esposte alla BACS sono molteplici e multiformi:
pittura, scultura, installazioni, design, fotografia, videoarte e installazioni musicali.
A queste, si accompagnano i focus legati all’arte ecosostenibile, le neuroscienze
delle arti e le nuove tecnologie dell’arte.
La Biennale come manifestazione d’eccellenza per far conoscere Salerno nel
mondo. Se la manifestazione cittadina più nota in Italia è “Luci d’Artista”, la
Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno dimostra di essere un megafono
d’eccezione per raggiungere il continente americano. Per questa e per le
precedenti edizioni, si è riscontrato un grande interesse da parte dei mezzi di
comunicazione latinoamericani. Parliamo di televisioni, radio e giornali di vari
Paesi, dal Brasile all’Argentina, passando per il Cile, il Perú, l’Ecuador, il Messico
e, in particolare, la Colombia.
Una connessione sempre più stretta, tra Salerno e Bogotá. Proprio la terra dei
cafeteros ha un legame speciale con la Biennale, grazie alla sinergia sviluppata
tra la mente della BACS, Giuseppe Gorga, e Jorge Enrique Londoño Ramírez,
organizzatore dell’importante manifestazione Expolatina de Arte e importante
mediatore tra la Biennale e John Vergel, direttore della Fondazione America
Latina Fondacion, afferente al Ministero di Cultura e Cooperazione Internazionale
della Colombia. Grazie al legame rinsaldatosi nel corso degli anni, La BACS è
sbarcata l’anno scorso a Cali – una delle principali città della Colombia –
accogliendo Giuseppe Gorga con tutti gli onori. In occasione dell’inaugurazione
della Biennale, Gorga consegnerà due ritratti per il presidente colombiano
Gustavo Petro e la sua first lady, Veronica Alcocer ad un’alta personalità politica o
culturale per rappresentare la Colombia.
Giuseppe Gorga sta stringendo un protocollo d’intesa col le istituzioni governative
della Colombia per interscambi culturali per mostre d’arte, musica, teatro ed altro,
garantendo un ritorno d’immagine straordinario per tutta la città di Salerno.
Le ricadute positive sulla città. Nel corso degli anni, la Biennale ha cominciato
ad attrarre sempre più turisti interessati al mondo dell’arte e gli stessi artisti (la
gran parte di questi che vengono dall’altro lato dell’oceano) giungono a Salerno
con la voglia di conoscere e vivere la città. Tantissimi di loro vengono con i propri
partner, famiglie ed entourage, generando un indotto estremamente positivo per la
città. Non solo: data la notorietà di tanti artisti presenti alla Biennale, questi
diventano dei testimonial d’eccezione per la città di Salerno.
Giuseppe Gorga, organizzatore della Biennale, commenta che “Questa quinta
edizione dal tema “Inside” rappresenta il nostro percorso artistico. Abbiamo
affrontato tanti ostacoli nel corso di questi nove anni ma possiamo dire con
orgoglio che ora la Biennale è conosciuta in tutto il mondo. Un elemento
distintivo è la rete di artisti che si è creata e che si è fidelizzata in questo
decennio. Tutti si sentono accolti nella grande famiglia della Biennale”.
Importante e pieno di emotività il commento del presidente di giuria Luis Gramet,
rapprseentante dell’Argentina presso l’UNESCO: “Questo che sono riusciti a fare
Giuseppe Gorga e Olga Marciano è grandioso per la cultura. Rivendica l’Italia
come un centro culturale del mondo. Mi entusiasma perché mi dà l’opportunità
di vedere l’espressione artistica di posti diversi, e piuttosto che andare con uno
spirito competitivo, ci presentiamo e presentiamo le nostre opere in quella che è
una grande finestra sul mondo. A Salerno mi sento come in casa. Dico sempre
che è la mia seconda casa e che mi sento in famiglia. Il calore umano che si sente
qui è incredibile. La Biennale dà un contributo enorme e speciale all’arte
mondiale e, in maniera specifica, all’Italia e a Salerno come epicentro di
questo movimento. E per chi non riesce ad arrivare a tempo per questa
manifestazione, conosce comunque il nome di Salerno. So per certo che sarà un
successo e spero che tanti artisti possano essere presenti, così come spero che
la stampa e i mezzi di comunicazione ci diano una mano nel far conoscere questa
bellissima iniziativa.
I partner. La Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno ha ricevuto il patrocinio
del Comune di Salerno e vanta dei partner d’eccezione, come la MIART Gallery di
Milano, La Biganti Art Gallery di Todi, la Galería Caribe di San Paolo (Brasile), il
portale “Espacio Compartido di Jaime Ruiz Montes” e la Casa Grau Mauseo,
entrambe della capitale della Colombia, Bogotá.