Da infallibile cecchino della retroguardia bianconera, a elemento di punta (in tutti i sensi) della nuova Primavera di Giovanni Bucaro: così scriveva Maurizio Ternavasio direttamente da “Hurrà Juventus” del 2010, raccontando del passaggio di Niccolò Giannetti dal bianconero del Siena a quello della “Vecchia Signora”. Ed oggi, a coccolarselo, è la Salernitana. Una doppietta all’esordio, la seconda marcatura con una sforbiciata di rara bellezza, per rispedire a casa il Catanzaro senza complimenti e trascinare i granata al match con il Lecce. “La vittoria di stasera è un buon segnale. Siamo contenti per la qualificazione. La società mi ha voluto fortemente e voglio ripagare sul campo la fiducia. Stiamo sviluppando un’identità che dovrà portarci a far bene. La serie cadetta è indecifrabile. Siamo una squadra di qualità. Se riusciamo a metterci tutti a disposizione possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Il gol in sforbiciata? È stato un gesto istintivo. Oggi è andata bene e Lamin ha messo una grande palla. Sono contento e devo andare avanti così. L’obiettivo personale? Fare il maggior numero di gol”.
Salernitana, Giannetti: dalla retroguardia a elemento di punta è un attimo
Il bomber granata, protagonista ad inizio carriera tra il bianconero del Siena e della Juve, trascinatore dei granata con una doppietta: "La sforbiciata? Tutto istinto"
12 agosto 2019
Pasquale Petrosino
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