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Scoperta una sorgente di acqua sulfurea a Teggiano

“Oggi una nostra delegazione andrà a colloquio – scrive Robert De Luca del Codacons – per parlare della gestione delle risorse idriche e faremo un appello affinché si possa cominciare già da oggi a conoscere la natura del liquido della sorgente"

admin

Scoperta una nuova sorgente di acqua sulfurea a Teggiano. Le acque sulfuree sono note per le proprietà benefiche ma anche per il classico odore, spesso definito “di uovo marcio”. La loro origine avviene in strati sotterranei della Terra in condizioni con temperature elevate, queste tendono poi a risalire sotto forma di vapore (che può condensare formando un geyser) o come acqua calda. Non è la prima volta che nel territorio di Teggiano viene fatta una scoperta simile, di fatto questa sorgente scoperta qualche giorno fa, a circa 6 km di distanza da quella individuata nella primavera del 2010 in via Molinella in Silla di Sassano.

Da subito il Codacons si è interessato all’accaduto. Il responsabile Codacons Vallo di Diano, Roberto De Luca, ha espresso la sua opinione attraverso un comunicato stampa, invitando l’amministrazione comunale a prendere seriamente in considerazione la scoperta riflettendo sull’indotto che si potrebbe creare intorno a un possibile sfruttamento delle sorgenti.

“La prima sorgente è stata completamente ignorata dall’amministrazione comunale, che ha provveduto, anzi a coprirla – scrive De Luca – nessuna analisi e nessuna indagine fatta. Eppure, potrebbe esistere una vena acquifera sotterranea abbastanza estesa, lungo la fascia pedemontana che va da Silla a Pantano. In questa stessa zona, che solo la toponomastica ha voluto catalogare come zona alluvionale, un sito di elevato pregio ambientale coesiste con l’area PIP. Il sito è denominato ‘Areale della cicogna‘ per la presenza periodica della cicogna bianca, che anche quest’anno è tornata a nidificare”.

L’appello del responsabile Codacons si rivolge al Commissario del Comune di Teggiano, Vincenzo Amendola.
“Oggi, 15 marzo – scrive De Luca – una nostra delegazione andrà a colloquio per parlare della gestione delle risorse idriche e faremo un appello affinché si possa cominciare già da oggi a conoscere la natura del liquido della sorgente, oltre a parlare della questione CONSAC S.p.A. Chiederemo che venga lasciato, alla futura amministrazione, un memorandum sulle cose fatte e da fare, affinché questo prezioso dono di primavera possa essere raccolto dalle future generazioni”.

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