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Stipendi d’oro al Ruggi d’Aragona, al vaglio 50 dipendenti

Le verifiche degli investigatori sono iniziate a seguito si una denuncia presentata alle fiamme gialle

admin

Al peggio non c’è mai fine per il Ruggi d’Aragona, stando alle ultime vicende giudiziarie non basta fare i conti con i fannulloni e le liste d’attesa, ora si parla anche di stipendi d’oro. Al vaglio degli investigatori, infatti, ci sono le posizioni di una cinquantina di dipendenti.
Le verifiche nascono da una denuncia presentata alle fiamme gialle e riguardano i redditi dichiarati dal personale negli anni che vanno dal 2013 al 2015, che in alcuni casi sarebbero riusciti a portare a casa, tra straordinario e altre indennità, anche il triplo di quanto sarebbe stato possibile percepire. Nello specifico si fa riferimento alle retribuzioni di impiegati, caposala e addetti alle pulizie.

Gli stipendi da capogiro sono quelli amministrativi appartenenti alle categorie ds e c, che nel 2013, stando alla denuncia, avrebbero presentato cud che raggiungevano, rispettivamente, 73 mila e 53 mila euro, a fronte di un guadagno annuo lordo che poteva arrivare massimo i 39 mila e i 29 mila euro. Retribuzioni, poi, dimagrite nel 2014 a 56 mila e 49 mila euro, per arrivare a 45 mila e 37 mila euro lo scorso anno, anche grazie alla stretta messa in campo dall’ex direttore generale Vincenzo Viggiani.

Ma le verifiche riguardano anche alcuni caposala appartenenti alla categoria d, che avrebbero percepito stipendi che raggiungevano, nei casi limite, i 52 mila euro nel 2014 e i 55 mila euro nel 2015, a fronte di un tetto massimo di 32 mila.

Le posizioni più eclatanti interessano, invece, alcuni addetti alle pulizie delle categorie a e b, che avrebbero intascato più del triplo di quanto avrebbero potuto. A fronte di un guadagno lordo annuo di 18-20 mila euro, alcuni di loro avrebbero raggiunto anche i 65 mila euro.

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