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FOTO-Operazione “Jamm Jamm” sul gioco d’azzardo: 18 arresti e 64 indagati

FOTOGALLERY- Oltre all’arresto dei principali componenti dell’organizzazione criminale ed ai sequestri dei beni, nell'ambito dell'operazione sono state sequestrate 23 attività commerciali

admin


Su delega della Procura della Repubblica di Salerno – Direzione distrettuale antimafia, nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare (8 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), disposte dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Salerno, nei confronti di un sodalizio criminale organizzato con sede operativa nell’agro nocerino sarnese, operante sul territorio nazionale ed in particolare, oltre che in Campania, nelle Regioni Basilicata e Calabria, dedito alla gestione e all’ amministrazione in generale dei giochi on-line con piattaforme illegali di siti web esteri abusivamente attive in Italia in assenza della prescritta autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
L’operazione di polizia è stata eseguita a seguito degli sviluppi di un’indagine coordinata e diretta
dalla Procura della Repubblica di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo
di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno attraverso l’aliquota specializzata del
Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata – G.I.C.O..
La complessa ed articolata organizzazione criminale è riconducibile alla famiglia dei Contaldo di
Pagani (SA) detti “i caccaviello”.
Il principale promotore, Contaldo Antonio, classe ’66, unitamente ai suoi fratelli, figli e familiari
gestiva diverse piattaforme e canali “on-line” per la raccolta delle scommesse clandestine e del
poker su internet, creandone anche di proprie. A tal fine si è giovato di collaborazioni con altre
organizzazioni operanti sul territorio nazionale quali quelle riconducibili ai fratelli Tancredi di
Potenza e con soggetti contigui a cosche della ‘Ndrangheta calabrese, anche costoro raggiunti dai
provvedimenti emessi dall’A.G. di Salerno.
Inoltre, per sviluppare e imporre nella provincia di Salerno le proprie piattaforme di gioco si
rivolgeva e si associava a personaggi affiliati a clan camorristici del nocerino e della zona della
valle dell’Irno, nonché a pluripregiudicati con provata esperienza nel settore dei giochi on-line.
I siti di gioco erano alterati in modo da rendere impossibile per il giocatore effettuare vincite
apprezzabili.
La rete dei punti gioco nella provincia di Salerno coinvolgeva esercizi commerciali di Pagani,
Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino
Torio e Sant’Egidio del Monte Albino.
Le operazioni hanno interessato anche soggetti residenti a Potenza, Cirò Marina e Favara, nonché
uno già detenuto a Frosinone, con la collaborazione dei Nuclei di polizia tributaria della Guardia di
finanza di Potenza, Crotone ed Agrigento.
Le proiezioni internazionali dell’organizzazione spaziavano dal Canada al Regno Unito, da Malta al
Montenegro.
Per l’attuazione dei fini illeciti dell’organizzazione i Contaldo hanno ottenuto supporto da diversi
esercenti commerciali che “ospitavano” le illeciti piattaforme di gioco e di raccolta delle
scommesse al fine di renderle fruibili al pubblico agevolando così il proposito delittuoso
dell’organizzazione e assicurando cospicui profitti illeciti.
I Contaldo impiegavano tali profitti, oltre che per continuare ad alimentare il programma delittuoso,
anche per investimenti commerciali. In particolare è stato accertata la riconducibilità e la presenza
di investimenti illeciti nel disco bar “Jamm Jamm” di San Valentino Torio (SA), oggetto di
sequestro da parte del Tribunale di Salerno.
Oltre all’arresto dei principali componenti dell’organizzazione criminale ed ai sequestri dei beni
oggetto di reinvestimento e di quelli con i quali venivano perpetrati i reati contestati, sono state
eseguite complessivamente 59 perquisizioni finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi investigativi
a carico degli altri indagati a piede libero.
In totale gli indagati sono 64, dei quali 57 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata
all’esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza del gioco on line mentre altri
rispondono di diversi reati scopo: oltre all’abusiva attività di organizzazione di gioco online sono
contestate ipotesi di estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, frode informatica,
accesso abusivo a sistema informatico, falsità, violenza privata, abusivo esercizio di una professione
sanitaria, favoreggiamento personale e rivelazione di segreto d’ufficio.
Nell’ambito dell’operazione sono state sottoposte a sequestro 23 attività commerciali – tra cui uno
studio dentistico abusivo – e beni mobili registrati.
Sono stati anche posti sotto sequestro ed oscurati 11 siti internet illegali, avvalendosi degli
specialisti del Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di finanza, con sede a
Roma.
L’ operazione si inserisce nel quadro delle attività di tutela della sicurezza economico-finanziaria del territorio e del contrasto alle fonti di arricchimento illecito delle organizzazioni criminali.

Di seguito i nomi degli arrestati:

1) CONTALDO Antonio classe 66
2) CONTALDO Vincenzo, classe 90
3) CONTALDO Giuseppe, classe 92
4) CAPUTO Vincenzo classe, 68
5) STANZIONE Carmine, classe 70
6) MARINO Maurizio, classe 72
7) TANCREDI Luigi, classe 65
8) TANCREDI Antonio, classe 66
DOMICILIARE:
9) CONTALDO Patrizia, classe 69
10) TAGLIAMONTE Luigi, classe 69
11) SORRENTINO Alfonso, classe 85
12) AVALLONE Mafalda, classe 76
13) PASCALE Antonio, classe 83
14) PEPE Alfonso, classe 89
15) D’ELIA Salvatore, classe 65
16) FERRARA Vincenzo, classe 76
17) DE GIROLAMO DEL MAURO Bruno, classe 61
18) ATTIANESE Salvatore, classe 61.

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