Impresa di Pulizia a Salerno

Il volto femminile della passione teatrale

Ernestina Patrignani ed i suoi mille volti all'ombra della Capitale

Pasquale Petrosino

La sua luce arriva dritta al cuore. Lei è Ernestina Patrignani, una persona fantasiosa e sempre pronta al sorriso. La fantasia le ha permesso di rifugiarsi dalla durezza della vita, che non le ha risparmiato nulla. Ma per fortuna c’è l’arte, il teatro la fantasia. “La fantasia- dice – è stata la mia salvezza. Infatti attraverso il Teatro ho mostrato agli altri ciò che la mia mente è in grado di creare”. Ernestina adora stare con se stessa, riserba nel cuore l’autenticità di una vera leonessa, ed anche con “la morte nel cuore” è sempre pronta a regalare sorrisi.

Il dolore ha forgiato la sua esistenza senza mai piegarla al dolore dell’animo. Affronta con determinatezza tutto ciò che accade ed attende sempre che il tempo possa fare la sua parte. Le sue paure sono legate alla perdita dei suoi cari, avendo sperimentato già la morte del padre, Ernestina rimane ancorata all’adorata madre di 84 anni e ai figli che ama sopra tutto. “La pandemia ha accentuato – ci confida – la paura nel futuro.”

Ma è sulle tavole del palcoscenico che Ernestina, ritrova il suo vero essere e la sua natura più intima. Poiché oltre ad essere attrice è anche regista teatrale.

Le tavole del palcoscenico,- ci confida – mi sono mancate, tantissimo. Mi è mancata l’enfasi delle prove settimanali, lo scambio interpersonale con gli attori della mia compagnia, i battiti del cuore la sera prima del debutto, il velluto del sipario rosso, che accarezzo ogni qualvolta si va in scena. Mi è mancato il pubblico con il suo mormorio, il silenzio, il buio della scena, la musica dell’inizio.

Una passione che coltiva dalla tenerissima età, quando, Ernestina, organizzava spettacolini sul pianerottolo della propria abitazione. “Invitavo i bambini ai miei spettacoli e – aggiunge- facevo pagare loro il biglietto. Durante lo spettacolo, in una scatola di scarpe vuota, vendevo pesciolini di liquirizia e mostaccioli.” Una vera e propria vena imprenditoriale che non l’ha mai abbandonata. “Il mio primo spettacolo – aggiunge – con Fiorenzo Fiorentini, un varietà dove interpretavo vari personaggi. Esperienza indimenticabile. Accompagnata ad un pianoforte cantavo miei brani, ed il cuore era a mille. Ricordo, in sala, un calore umano immenso.” Nel 2019, Patrignani, ha firmato la regia di BEN HUR di Gianni Clementi. Uno spettacolo in cui, Ernestina, ha alternato momenti di gioiosa commedia a picchi di riflessione sulla contemporaneità dell’immigrazione e del razzismo.

Mi auguro – chiosa – che i giovani possano avvicinarsi sempre di più al teatro e all’arte in tutte le sue sfaccettature. Spero si possa tornare al più presto alla normalità. Quella normalità che convoglia e libera le nostre energie nel luogo a noi più consono, cioè il teatro. Infine, chiedo ai nostri politici di avere coscienza verso il popolo, immergendosi, come fa l’attore, nei bisogni reale della gente vera. Poi se fosse possibile – aggiunge – inviterei a rubare di meno alle nostre spalle!”

 

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