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Dolore, rabbia e indagini per il suicidio della 13enne: nel mirino insulti razzisti

La giovanissima una settimana fa si tolse la vita gettandosi dal balcone di casa

Una tragedia quella avvenuta nel tardo pomeriggio del 13 gennaio Campagna dove una 13enne si lanciò dal balcone di casa togliendosi la vita. La giovanissima non riuscì a sopravvivere all’impatto al suolo, fu trasportata d’urgenza all’ospedale di Eboli ma è deceduta poco dopo le 22 di quella stessa giornata. Dolore, ovviamente, in quanti la conoscevano, nella frazione di Quadrivio dove viveva. Dal primo momento è partita una attività investigativa molto delicata, l’indagine dei Carabinieri di Eboli diretti dal tenente Luca Germinale, la giovanissima era nata in Brasile, adottata da una famiglia italiana a 7 anni insieme ai suoi fratelli. Come si legge sul quotidiano Il Mattino, i Carabinieri stanno indagando per capire se c’è un nesso tra il gesto della giovane ed alcune frasi e comportamenti emersi in questi giorni, ovvero degli insulti che la 13enne riceveva per il colore della sua pelle. Frasi razziste, demenziali, atti di bullismo. Come si legge su Il Mattino sono state le mamme di alcuni compagni di scuola della 13enne a far emergere questo particolare, con la ragazza che, come confermato anche da alcuni compagni di classe, veniva insultata per strada e anche a scuola. Come detto, spetterà agli investigatori determinare se sia stato questo a far scattare nell’adolescente la volontà di quel gesto estremo.

 

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