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Salernitana, all’Euganeo di Padova vince la paura (0-0)

I 90' in terra veneta. Match senza particolari sussulti. Granata pericolosi solo nel finale con Jallow. Espulso Gregucci per proteste

Pasquale Petrosino

PADOVA-SALERNITANA 0-0

PADOVA. Minelli, Cherubin, Andelkovic, Trevisan (62’ Ceccaroni), Morganella, Lollo, Broh, Calvano (86’ Pulzetti), Longhi, Bonazzoli (72’ Baraye), Mbakogu. A disp.: Favaro, Merelli, Cappelletti, Zambataro, Mazzocco, Belingheri, Capello, Clemenza, Marcandella. All.: Bisoli.
SALERNITANA. Micai, Perticone, Migliorini, Gigliotti (65’ Bernardini), Casasola, Minala, Di Tacchio, Pucino (85’ Rosina), D.Anderson, A.Anderson, Jallow (82’ Djuirc). A disp.: Vannucchi, Lazzari, Mantovani, Memolla, Schiavi, Mazzarani, Di Gennaro, Orlando, Vuletich. All.: Gregucci.
ARBITRO. Di Martino di Giulianova.
NOTE. Spettatori: 6.685; espulso: Zamuner, direttore sportivo Padova, e Gregucci, allenatore Salernitana; Ammoniti: Pucino, Jallow, Morganella, Minala, Trevisan, Perticone, Lollo, Migliorini; angoli: 3-4; minuti di recupero: 1′ pt e 7’ st

Salernitana, all’Euganeo di Padova vince la paura (0-0). LA PARTITA. Biancoscudati ultimi ed a caccia di un tonificante successo. Granata pronti a riscattare il ko interno subito con il Lecce. Bastano sette giri di lancette ai padroni di casa per sfiorare il vantaggio. Longhi, in versione centrometrista, pesca in area Bonazzoli. L’attaccante, libero di agire tra gli spaesati difensori campani, manca di un soffio il bersaglio. Della Salernitana ancora nessuna notizia. Tanta corsa, in particolare dell’oramai biancoceleste laziale Casasola, e poco altro. Non vi è granchè da segnalare nemmeno per i patavini. Match senza particolari sussulti e con la grande paura di uscire dal terreno di gioco con un pugno di mosche in mano. Alla compagine di Gregucci continua a mancare lucidità e qualità per mettere alle corde un Padova tutt’altro che irresistibile. Superato il trentesimo minuti giungono i primi “sussulti” dei granata. Pucino e Jallow, però, non inquadrano lo specchio della porta avversaria. “Sporchi terroni”, il vergognoso coro che prende vita dalle tribune dell’impianto veneto. Ancora una volta, un segnale di grande “civiltà” tra nord e sud. Sul finire della contesa tentativi opachi di Bonazzoli e Mbakogu. Al via la ripresa. Il copione non cambia. Padova in forcing, anche se confusionario, e Salernitana alla finestra. Non molla l’ex cecchino della Primavera dell’Inter. Micai risponde presente. Migliorini evita il peggio su di una incursione di Broh. Campani quasi mai in partita. Bisoli prova a rendere il finale di contesa meno asfissiante per gli avversari. Fuori il suo miglior centravanti. Gregucci opta per il ritorno sul manto erboso di Bernardini. Ultimi giri di lancette concitatissimi. Dal vantaggio mancato, per questione di millimetri, da Mbakogu al quasi gol di Jallow, conclusione deviata in angolo. C’è tempo per assistere all’espulsione di Gregucci (proteste vibranti) ed all’ennesima occasione sprecata dalla Salernitana per ripartire.

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