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Salernitana, pioggia e paura all’Euganeo di Padova (0-0 pt)

I 45' in terra veneta. Bonazzoli sfiora il gol per i patavini ad inizio contesa. Granata con poca lucidità e qualità. "Sporchi terroni", il coro della civiltà parte dalle tribune dei padroni di casa

Alfonso Maria Tartarone

PADOVA-SALERNITANA 0-0

PADOVA. Minelli, Cherubin, Andelkovic, Trevisan, Morganella, Lollo, Broh, Calvano, Longhi, Bonazzoli, Mbakogu. A disp.: Favaro, Merelli, Cappelletti, Ceccaroni, Zambataro, Mazzocco, Pulzetti, Belingheri, Baraye, Capello, Clemenza, Marcandella. All.: Bisoli.
SALERNITANA. Micai, Perticone, Migliorini, Gigliotti, Casasola, Minala, Di Tacchio, Pucino, D.Anderson, A.Anderson, Jallow. A disp.: Vannucchi, Lazzari, Bernardini, Mantovani, Memolla, Schiavi, Mazzarani, Di Gennaro, Orlando, Rosina, Djuric, Vuletich. All.: Gregucci.
MARCATORI.
ARBITRO. Di Martino di Giulianova.
NOTE. Ammoniti: Pucino, Jallow, Morganella; angoli: 2-2; minuti di recupero: 1′ pt.

Salernitana, pioggia e paura all’Euganeo di Padova (0-0. IL PRIMO TEMPO. Biancoscudati ultimi ed a caccia di un tonificante successo. Granata pronti a riscattare il ko interno subito con il Lecce. Bastano sette giri di lancette ai padroni di casa per sfiorare il vantaggio. Longhi, in versione centrometrista, pesca in area Bonazzoli. L’attaccante, libero di agire tra gli spaesati difensori campani, manca di un soffio il bersaglio. Della Salernitana ancora nessuna notizia. Tanta corsa, in particolare dell’oramai biancoceleste laziale Casasola, e poco altro. Non vi è granchè da segnalare nemmeno per i patavini. Match senza particolari sussulti e con la grande paura di uscire dal terreno di gioco con un pugno di mosche in mano. Alla compagine di Gregucci continua a mancare lucidità e qualità per mettere alle corde un Padova tutt’altro che irresistibile. Superato il trentesimo minuti giungono i primi “sussulti” dei granata. Pucino e Jallow, però, non inquadrano lo specchio della porta avversaria. “Sporchi terroni”, il vergognoso coro che prende vita dalle tribune dell’impianto veneto. Ancora una volta, un segnale di grande “civiltà” tra nord e sud. Sul finire della contesa tentativi opachi di Bonazzoli e Mbakogu.

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