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Più di 5mila i permessi di soggiorno “falsati” a Salerno

APPROFONDIMENTO | Il vizietto del ragioniere di Torrione, scoperchiato il sistema

SALERNO | Un’intuizione dell’ufficio immigrazioni della Questura di Salerno ha dato il via alle indagini che hanno visto l’impegno e la collaborazione della Guardia di Finanza di Salerno e della locale Procura della Repubblica. Nel 2013 una denuncia da parte di un cittadino extracomunitario ha fatto aprire gli occhi alle forze dell’ordine su una fitta rete di falsi permessi di soggiorno a lungo temine, concessi da uno studio di un ragioniere salernitano, situato a Torrione, quartiere della zona orientale di Salerno. Padre e figlio, entrambi salernitani –  G.P. le sue iniziali e il figlio M.P. – redigevano e trasmettevano telematicamente all’Agenzia delle Entrate false dichiarazioni dei redditi di cittadini extracomunitari, per la concessione e convalida di permessi di soggiorno a lungo termine. Per ogni singolo documento prodotto veniva preteso un corrispettivo variabile dai 15 ai 20 euro.

Secondo le indagini sarebbero più di 5mila i permessi concessi agli extracomunitari tramite questo sistema. Lo studio negli anni è diventato “famoso” tra i giovani stranieri che tramite il passaparola si rivolgevano all’uomo in cerca di aiuto. In questo modo i “clienti” del ragioniere riuscivano a documentare falsamente il possesso del reddito minimo necessario per istruire le pratiche amministrative di rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno.

Attualmente sarebbero 13 gli indagati intercettati dalle forze dell’ordine: due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal GIP del Tribunale di Salerno, nei confronti del padre e del figlio, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In soli cinque anni, seconda una stima della Guardia di Finanza, sono circa 160mila euro i compensi illeciti. Sono stati denunciati alla Polizia Giudiziaria, a piede libero, anche i cittadini extracomunitari che risultavano aver utilizzato questi escamotage.

“E’ un fenomeno da tenere sempre sotto controllo, – ha dichiarato Rocco Albano, procuratore generale della Repubblica di Salerno –  l’indagine ha svelato alcuni meccanismi su come gli extracomunitari riuscivano ad ottenere questi permessi di soggiorno di “lungo periodo”. E’ chiaro che potrebbe avere altri risvolti in futuro, rimaniamo vigili. E’ un tema sul quale bisogna lavorare perché le richieste che arrivano sono tante, così come sono tanti gli extracomunitari presenti sul nostro territorio, ed è un obiettivo sempre sensibile”.

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