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Coltellate in un amore finito: la drammatica dinamica di un omicidio

Sul barbiere sarebbe risultato positivo il test tossicologico, avrebbe assunto cocaina nelle ore precedenti ai fatti, testimone di quanto accaduto la madre di Nunzia che ha parlato con i Carabinieri. Salvatore è piantonato in Chirurgia

Stanno indagando i Carabinieri di Cava de’Tirreni agli ordini del tenente Masullo e il Nucleo investigativo di Nocera guidati dal maggiore Avagnale e dal capitano Miniero, per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto e capire anche il motivo del litigio che ha portato all’uccisione di Nunzia Maiorano nella mattinata di ieri, colpita da Salvatore Siani. Letale il colpo ricevuto alla gola per la 41enne, ancora non è chiaro se lei stessa ha provato a difendersi afferrando un coltello da cucina oppure lo stesso Salvatore, dopo aver colpito la moglie si è ferito provando ad uccidersi. Il barbiere che lavorava a Salerno adesso è sotto osservazione al reparto di Chirurgia dell’ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, in stato di fermo e in prognosi riservata con una profonda ferita al polmone.

Secondo i medici il 48enne non è in pericolo di vita, è probabile quindi che appena si riprenda venga ascoltato dal Magistrato che si sta occupando delle indagini Roberto Lenza. Come si legge sul quotidiano Il Mattino, oggi in edicola, l’uomo avrebbe assunto cocaina nelle ore precedenti ai fatti, sarebbe risultato infatti positivo al test tossicologico. Dalla ricostruzione degli investigatori c’è una dinamica, confermata anche dalla madre di Nunzia che ha dichiarato di aver visto tutto e che addirittura abbia provato a fermare Salvatore ma è stata spinta a terra dall’uomo. Nella mattinata di ieri Nunzia e Salvatore, sposati da 17 anni, avrebbero cominciato a litigare al rientro del barbiere che aveva appena accompagnato la figlia a scuola, pare che il loro rapporto non fosse più come quello di una volta, era infatti vicini alla separazione. Durante il litigio Salvatore si sarebbe armato di coltello e avrebbe minacciato Nunzia, poi la coltellata, poco sotto al seno della donna e un’altra ancora alla gola, quella che gli ha tolto la vita. Nunzia avrebbe usato anche lei un coltello per difendersi, oppure lo stesso Salvatore in preda alla disperazione si sarebbe inflitto un colpo al petto provando ad uccidersi, questo è da definire mentre la Scientifica ha lavorato per diverse ore in quella cucina, luogo del delitto.

Una tragedia senza fine per le due famiglie, per i tre figli della coppia, a parlare tra rabbia e dolore al quotidiano Il Mattino il fratello di Nunzia, Gianni Maiorano. “Da tempo le cose non andavano bene, qualche giorno fa sono venuti a casa per cena proprio per cercare di creare un po’ di distensione. Ma credo che lui avesse già maturato il suo piano criminale. Ieri sera, infatti, aveva chiesto a mia madre di trascorrere la notte con Nunzia: aveva detto l’ultima notte – ha raccontato Gianni – Di certo mia sorella non lo ha colpito. Mia cugina, mia madre e purtroppo anche il mio piccolo nipote erano lì. Mio nipote più grande quando ha visto i carabinieri ha detto come prima cosa: mio padre ha ucciso mamma”.

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