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A Salerno un nuovo murale celebra il potere trasformativo della Cultura

A realizzarlo Antonio Cotecchia, pittore e urban artist

Alfonso Maria Tartarone

Tre volti di giovani donne, tre sguardi su mondi ed epoche diverse, a unirle una storia e un destino comune che racconta la possibilità dell’individuo di elevarsi grazie al potere trasformativo della Cultura. Gli abitanti del quartiere Torrione a Salerno hanno visto la facciata di una palazzina diventare un’opera di arte urbana in pochissimi giorni. S’intitola “Figlie del tempo, fuori dal tempo” e a realizzarla è Antonio Cotecchia, pittore e urban artist salernitano, che ha voluto omaggiare i luoghi in cui è nato e cresciuto con un murale di grandi dimensioni, circa 14 metri di altezza per 12 di larghezza, dal forte significato simbolico, e che, non a caso, ha scelto di completare nella Giornata internazionale della donna.

L’inaugurazione è prevista l’8 marzo alle 9.15 in via Posidonia 95 a Salerno. Saranno presenti l’artista, il Sindaco Vincenzo Napoli, l’Assessore al Commercio, all’Urbanistica e ai Lavori pubblici Dario Loffredo e il Consigliere regionale Luca Cascone.

L’opera
In “Figlie del tempo, fuori dal tempo” sono rappresentate tre ragazze come personificazione del passato, del presente e del futuro, l’eterna storia del progresso e dell’emancipazione degli esseri umani che l’artista decide di far cominciare nel Medioevo quando un gruppo di giovani dotte, note come “mulieres salernitanae”, con i loro studi, contribuirono a rendere la città capitale europea della medicina. “Trotula de Ruggiero, Abella Salernitana e le altre mediche della Scuola medica salernitana erano figlie del loro tempo e grazie al loro ingegno hanno contribuito a porre le basi della medicina per donne. A distanza di secoli le ricordiamo per questo. In quanto a passione e aspirazioni non sono poi tanto diverse dalle “ragazze del presente” e immagino da quelle del futuro.” spiega Cotecchia.

Per l’artista, cresciuto tra i quartieri di Pastena e Torrione e trasferitosi a Milano a 18 anni per frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Brera, la curiosità, lo studio e l’impegno sono il motore che consente all’individuo di compiere il proprio personale viaggio verso un cambiamento positivo, per sé e per la comunità, secondo un ciclo perpetuo che si rinnova di generazione in generazione. Elevando la cultura a opera d’arte, l’artista esprime profonda gratitudine verso Salerno, sua città d’origine; al tempo stesso “Figlie del tempo, fuori dal tempo” è anche un invito, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, ad andare oltre le difficoltà del presente in cui vivono e agire concretamente per lasciare il proprio segno, “fuori dal tempo” in cui hanno vissuto.

Questo è il primo murale di Cotecchia del 2024, anno in cui s’impegna a rappresentare solo volti di donne. La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie al contributo degli sponsor locali: H&F Handling & Freight, Bar Guatemalan Torrione, Pescheria U’ Tarallaro, Rosticceria Posidonia by Charlot, Professionesasa Torrione. Le foto sono di Mario Cricchio.

Biografia dell’artista
Antonio Cotecchia è un pittore e urban artist di origini salernitane che attualmente vive tra Milano e Piacenza. Cresce e si forma a Salerno, sviluppando fin da piccolo due grandi passioni: le arti figurative e la musica. A 14 anni comincia a suonare la chitarra a 12 corde imitando Edoardo Bennato, poi si appassiona alla musica di Pino Daniele e studia le canzoni e gli accordi guardando le videocassette dei suoi concerti dal vivo. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico Andrea Sabatini-Menna, a 18 anni si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura con il maestro siciliano Saverio Terruso. Negli stessi anni nasce Internet, a cui l’artista si interessa, studiando e specializzandosi in grafica pubblicitaria e computer grafica, ambiti professionali in cui lavora da oltre 20 anni collaborando con agenzie di comunicazione e di pubblicità. La passione per la musica e per il mondo digitale contaminano il suo linguaggio pittorico che presenta chiari riferimenti di matrice cubista, futurista, espressionista e pop. A partire dal 1999 partecipa a varie esposizioni, personali e collettive. Dal 2018 realizza murales in collaborazione con istituzioni pubbliche, fondazioni e privati.

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