Impresa di Pulizia a Salerno

Salerno Letteratura, viaggio nel programma di mercoledì

Ieri Chiara Francini ha accolto la platea di Salerno Letteratura, per presentare, in compagnia della giornalista Francesca Salemme, il suo Il cielo stellato fa le fusa (Rizzoli). «Nei miei libri si parla sempre di cibo – ha esordito – perché la ritengo una dimensione molto importante della convivialità. Nel momento specifico che abbiamo vissuto, poi, le parole sono state ancora più importanti, perché hanno preso il posto degli abbracci non dati, dei momenti perduti».

chiara francini Salerno Letteratura

Con un rossetto ciliegia e un sorriso da brivido, Chiara Francini ha accolto la platea di Salerno Letteratura, per presentare, in compagnia della giornalista Francesca Salemme, il suo Il cielo stellato fa le fusa (Rizzoli). «Nei miei libri si parla sempre di cibo – ha esordito – perché la ritengo una dimensione molto importante della convivialità. Nel momento specifico che abbiamo vissuto, poi, le parole sono state ancora più importanti, perché hanno preso il posto degli abbracci non dati, dei momenti perduti». Attrice e scrittrice, ha scelto di raccontare una storia che prende vita sulle colline di Firenze, durante un giorno di maggio. In questa magione profumata di fiori, caffellatte e bucati s’ha da svolgere, durante un fine settimana, un convegno prelibato che parla di Cibo e Cultura. I partecipanti, golosi di bellezza e d’arte, vengono da ogni angolo del creato. Governante e regina della magione è la Lauretta, colei che tutto tiene a bada. Ma d’improvviso, accade l’impensabile. Il variopinto bouquet d’umani si trova rinchiuso, sprangato per un tempo assai più lungo di quello immaginato… Cosa ci ricorda? Una clausura involontaria, un perimetro stretto stretto, anche se straordinario. «Ho sempre amato leggere, da ragazza mi caratterizzava questa necessità di nutrirmi di cultura; lo studio è fatto di tensione. Il mio babbo ha la terza media ed è un uomo molto colto perché si è sempre sfamato di ciò che gli piaceva. Sofia Loren diceva che è diventata quella che è per via degli spaghetti, io per le letture ed il corso di studi che ho fatto. Studiare mi ha reso libera e la libertà è la sola cosa per cui bisogna lottare», ha detto ai suoi fan. Una giovane donna libera, fiera e complessa, che delle sue fratture ha fatto un punto di forza: «Anch’io ho le mie ansie, le mie perplessità, i miei momenti di down. Però nel tempo mi sono fatta un’idea: la perfezione ha il pallore di una giornata estiva. Invece dobbiamo tendere ad essere dei meravigliosi esemplari di imperfezione. Non sarò la più bella né la più brava. Ma nessuno sarà Chiara e di questo ne vado orgogliosa. Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo, io invece dico che l’autoironia è la capacità di comprendere che le stranezze sono occasione di unicità».


 

ORE 18.30 – 23 / ARCO CATALANO / CORTE INTERNA GUARDIA DI FINANZA / PALAZZO FRUSCIONE

ARCHEOLOGIE FUTURE

Archeologie future è un percorso di reinvenzione sonora di alcuni spettacoli della compagnia Frosini/Timpano. Recandovi nei luoghi indicati, muniti di smartphone, auricolari e un’app per leggere i QRcode, difronte ad alcune installazioni potrete fruire di una esperienza sonora dove i testi dei due attori dialogano con musiche conosciute e nuove, luci e citazioni. Un progetto di Elvira Frosini, Lorenzo Danesin e Daniele Timpano. Paesaggio sonoro di Lorenzo Danesin, disegno luci di Omar Scala e Luca Telleschi, scene di Marta Montevecchi, organizzazione Laura Belloni, produzione Kataklisma teatro. L’ingresso è libero e gratuito

ORE 18.45 /CORTE INTERNA GUARDIA DI FINANZA

SPAZIO RAGAZZI

CARAVAGGIO, SEGRETI E MISTERI

Incontro con Manlio Castagna, autore di L’amore vince tutto (Emmons) Con Francesco Cicale e Saremo Alberi Libroteca

Manlio Castagna, grande fan del Caravaggio, ci regala un romanzo d’avventura condito di magia e ricco di particolari storici affascinanti e inaspettati. Nina, Jamal e Lorenzo, trasportati dalla magia di Mercurio, si trovano sulla spiaggia della Feniglia al cospetto di uno degli artisti più grandi e controversi di tutti i tempi: Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio. Quando se lo trovano davanti però è in pessima forma: il pittore infatti sta riverso a terra, col corpo tumefatto coperto da vesti stracciate e bofonchia parole incomprensibili. Cosa è mai accaduto? Aiutati dagli indovinelli del merlo e dai vaneggi dell’artista, i nostri eroi capiscono che la loro missione consiste nel recuperare le casse rubate all’artista che sospettano, e forse un po’ ci sperano, possano contenere un segreto che rivoluzionerà la comprensione futura delle opere del genio. O forse no?

A guidare i ragazzi alla scoperta di questo mistero è Mercurio, un vecchio che può trasformarsi in merlo e trasportare questi tre ragazzini indietro nel tempo, dalla Firenze di oggi a quella del Rinascimento, dove potranno incontrare i personaggi chiave della scena artistica di quel tempo, riuscendo a risolvere piccoli e grandi misteri che li riguardano. Età 8+

ORE 19.00 / CORTE INTERNA CONVITTO NAZIONALE

L’ITALIA NARRATA

VI RICORDATE DI ALFREDINO?

Incontro con Enrico Ianniello, autore di Alfredino laggiù (Feltrinelli) Conduce Paolo Di Paolo
A distanza di quarant’anni la storia tragica di Alfredino Rampi, il bambino di sei anni precipitato in un pozzo a Vermicino, va a stravolgere il presente di una famiglia come tante, quella di Andrea, padre di due gemelli di dieci anni. Alfredino e Andrea percorrono insieme un viaggio lungo e commovente, dove la realtà e la fantasia si mescolano, così come lo spazio e il tempo

Ore 19.00 / TEATRO CONVITTO NAZIONALE

L’ITALIA NARRATA

GLI AMORI DIFFICILI

Incontro con Gaia Manzini autrice di Nessuna parola dice di no (Bompiani)

Conduce Matteo Cavezzali

In Nessuna parola dice di noi Gaia Manzini racconta due grandi amori difficili – tra una madre e una figlia, tra due amici sulla soglia del desiderio – e il cammino avventuroso di chi deve nascere due volte per conoscere sé stesso. Per Ada, giovane copywriter, le parole sono un gioco: le armi con cui l’intelligenza sfida le leggi della responsabilità. Le parole che la raccontano, però, Ada sa avvolgerle nel silenzio

ORE 19.30 / DUOMO

CLASSICA

Mediterraneo come un’infanzia

Incontro con Paolo Giulierini, autore di Stupor mundi. Storia del Mediterraneo in trenta oggetti, (Rizzoli)

Introduce Gennaro Carillo Conduce Pier Luigi Razzano

Non poteva che intitolarsi Stupor mundi questo viaggio di Paolo Giulierini attraverso trenta ‘oggetti’ provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Non solo per l’esplicito omaggio a Federico II, che fu appunto chiamato “stupore del mondo”, ma, più in generale, per l’atteggiamento che Giulierini ha mantenuto nei confronti dell’antico e del classico. Un atteggiamento, uno sguardo, nel quale si leggono inalterati la meraviglia, lo stupore, il thauma della scoperta. E questo, in un archeologo che dirige uno dei più importanti musei del mondo, a sua volta sorprende. Come pure sorprendono l’innocenza, il candore ma anche la freschezza con cui Giulierini percorre lo spazio e il tempo, il Mediterraneo e le epoche della storia universale, in un andirivieni vertiginoso che mostra al lettore le lontananze dell’antico e le sue risonanze, i suoi imprevedibili ‘ritorni’, il Nachleben, la vita dopo la morte di cui scrisse Aby Warburg. Ecco allora che in questo periplo s’incontrano Medea e Barbie, Botticelli e Warhol, Venere e Sofia Loren, Saffo e i Beatles, Aristofane e la Commedia dell’Arte, l’alto e il basso, Oriente e Occidente, le tragedie recenti di Palmira e del Bardo e il sogno di un Mediterraneo di pace

ORE 19.45 / MUSEO DIOCESANO

SALERNO FILOSOFIA

Se la filosofia torna a essere arte di vivere

Incontro con Ilaria Gaspari, autrice di Vita segreta delle emozioni (Einaudi)

Conduce Gennaro Carillo

Dopo Lezioni di felicità, torna Ilaria Gaspari, col suo stile originalissimo che restituisce dignità al racconto filosofico, a mezzo tra riflessione e narrazione. Senza mai assumere un tono serioso – il vizio di tanta filosofia accademica che spesso, dietro la seriosità magniloquente, dissimula un vuoto sostanziale – Gaspari si misura con un obiettivo ambizioso: provare a ripristinare l’idea, propria del pensiero antico, di una filosofia come arte di vivere, come esercizio vòlto non a renderci più colti ma più felici, meglio conciliati col nostro demone. E capaci di fare i conti, senza pudori eccessivi, con quelle emozioni che coincidono con la vita stessa. Il tutto, attraversando con invidiabile scioltezza la storia della filosofia e mettendo in gioco e a nudo, amabilmente, i piccoli contrattempi del vivere, la propria biografia, col suo carico di debolezze

ORE 19.45 / PALAZZO FRUSCIONE -LARGHETTO ESTERNO

SPETTACOLI / SPAZIO RAGAZZI

PER SOMMI CANTI, SPETTACOLO DI TEATRO D’ATTORE E DI FIGURA

Con Flavia D’Aiello e Francesco Petti, accompagnamento musicale di Sara Volpe

Un uomo ha il cassetto pieno di poesie. Da sempre sogna di essere un poeta, ma il mondo che lo circonda, scaltro e prepotente, gli riserva solo cattive sorprese. Ed è per questo che il nostro eroe, grande ammiratore di Dante Alighieri, decide di affrontare anche lui un viaggio all’interno del suo proprio Inferno, per non soccombere alle angherie e ai soprusi dell’ambiente in cui gli tocca vivere.

Il viaggio etico e poetico dell’Alighieri viene così riportato nell’attualità. Il nostro novello Dante, da guidato che era, diventa guida per farci addentrare nei molti vizi e nelle poche virtù della società moderna. A stemperare il clima moralista dell’aspirante Sommo Poeta e ad accompagnarlo in questo viaggio metaforico, una banda sgangherata di diavoli burattini e una improbabile Beatrice, angelo musicante. Il suo percorso diventa così una scoperta e un affrontare le mostruosità umane, ma anche un tentativo di rifugiarsi in un mondo di fantasia, in cui i diavoli, personificazione dei peccati, diventano dei divertenti burattini, e Beatrice una svampita e strampalata marionetta umana. Regia e testi dello spettacolo, liberamente ispirato all’Inferno di Dante Alighieri, sono di Flavia D’Aiello e Francesco Petti. Burattini e Pupazzi: Flavia D’Aiello, Costumi: La Casa del Gallo D’Oro. Accesso libero e gratuito fino a esaurimento posti

ORE 19.45 / LARGO BARBUTI

CLASSICA

Il tuffatore di Paestum. Sulla fortuna di un’immagine ambigua

Incontro con Angelo Meriani e Gabriel Zuchtriegel curatori di La Tomba del Tuffatore. Rito, arte e poesia a Paestum e nel Mediterraneo d’epoca tardo-arcaica (ETS)

Conduce Mauro Menichetti

La tomba del Tuffatore è l’unica sepoltura con affreschi figurati nota da una città magno-greca prima del IV sec. a.C., con la rappresentazione tanto suggestiva quanto controversa del tuffo. Sin dal momento della sua scoperta, avvenuta nel 1968, l’eccezionalità di questa sepoltura di inizio V sec. a.C. ha avuto uno straordinario impatto sulla cultura contemporanea. Nel 2018, in occasione del cinquantesimo anno dalla scoperta della tomba, il Parco Archeologico di Paestum ha organizzato una mostra dal titolo L’immagine invisibile, a conclusione della quale si è svolto un convegno internazionale di studi, con la partecipazione di relatori provenienti da tutto il mondo. L’organizzazione scientifica è stata co-curata da MOISA (International Society for the Study of Greek and Roman Music and its Cultural Heritage). Il volume, per la cura di Angelo Meriani (ordinario di Lingua e Letteratura greca all’Università di Salerno) e Gabriel Zuchtriegel (all’epoca Direttore del Parco Archeologico di Paestum, ora del Parco Archeologico di Pompei) raccoglie i contributi presentati in quell’occasione, rivisti anche alla luce della discussione che avevano suscitato.

Si è tentato di superare barriere tra discipline e di far dialogare archeologia e filologia, arte e rito, letteratura e musica, filosofia e religione, antichità e contemporaneità. La tensione tra eccezionalità e normalità (rituale, religiosa, artistica, sociale) ha caratterizzato il dibattito scientifico sulla Tomba del Tuffatore sin dalla sua scoperta e continuerà a caratterizzarlo in futuro

ORE 20.15 / CORTE INTERNA GUARDIA DI FINANZA

L’ITALIA NARRATA

DUE DONNE, IL SEGNO DELLA VIOLENZA, IL RISCATTO

Incontro con Caterina Soffici, autrice di Quello che possiedi (Feltrinelli) e con Valerio Callieri, autore di Le furie (Feltrinelli)

Conduce Giso Amendola

Un romanzo, quello di Caterina Soffici, che ha al centro due donne, il loro dolore e il loro coraggio. Clotilde, ottantadue anni, una vita di ricchezza e privilegi – ma non solo – e sua figlia Olivia, in piena crisi di mezza età. Una storia di ribellione e riscatto che è anche l’occasione per raccontare una città e una società senza più certezze, nonostante vezzi e cerimonie. E il segno di una violenza che resta nel tempo.

Valerio Callieri, al suo secondo romanzo, si domanda cosa succede quando riveliamo una violenza subita in un passato lontano. Quali sono le emozioni e le forme di una possibile giustizia? E nel frattempo, che persona è diventato il colpevole? E immagina, raccontando una storia a più livelli, l’azione delle Furie, che connettono mito classico a immaginario dantesco: un gruppo misterioso che punisce gli uomini accusati di violenze sessuali…

ORE 20.15 / CORTE INTERNA CONVITTO NAZIONALE

L’ITALIA NARRATA

L’OMBRA DEL PASSATO

Incontro con Claudio Grattacaso autore di Hello, goodbye (Baldini+Castoldi) Conduce Corrado De Rosa

Angelo e Silvia sono sposati da molti anni, vittime di un matrimonio infelice e schiavi dello stabilimento balneare che si ostinano a tenere aperto anche in inverno, benché ci siano pochi avventori. Un pomeriggio, quando tutto sembra come sospeso nell’attesa dell’imbrunire, un signore distinto entra nel locale: dice di essere in pericolo e, scolandosi mezza bottiglia di cognac, chiede ospitalità per la notte. I due proprietari, presi alla sprovvista, decidono di fidarsi e lo accolgono:Bobo, questo il suo nome, è gentile e inoffensivo.

Eppure, proprio lui sarà la chiave di volta che sconvolgerà per sempre le loro vite.

Tutto il passato della coppia e tutti i segreti di Angelo – il vizio per le scommesse, la crisi finanziaria che mette in pericolo lo stabilimento, il desiderio di scappare via con la giovane e affascinante Zena, i prestiti mai ripagati contratti con l’amante di trent’anni prima, la Rossa –,

tutto torna a galla e cambia le carte in tavola: proprio quando sembrerebbe che la vita possa ancora regalare delle gioie, ecco che l’inganno, la menzogna, i tradimenti di allora pretendono di essere risolti, e fanno pagare caro il loro prezzo

ORE 21.00 / LARGO BARBUTI

PLANISFERI

HANIF KUREISHI. RACCONTARSI LA VITA BEVENDO UNA BIRRA / ANDRÉ ACIMAN. LE BELLE ESTATI IN COSTIERA AMALFITANA

Incontro con Hanif Kureishi, autore di The Spank (Scalpendi) e con André Aciman, autore di L’ultima estate (Guanda)

Conduce Paolo Di Paolo. Letture di Alice Melloni

Nella pièce di Hanif Kureishi, il grande autore del Buddha delle periferie, Sonny, dentista e Vargas, farmacista, lavorano a Londra, nella stessa strada. Sono molto amici, si conoscono da anni. Il loro punto di ritrovo, davanti a una birra, è un locale che si chiama The Spank. La vita di entrambi prende un altro corso a partire da un episodio apparentemente marginale, insignificante, che stravolge gli equilibri e rimette tutto in discussione.

Nel nuovo romanzo dell’autore di Chiamami col tuo nome, siamo in Costiera Amalfitana. Un gruppo di giovani americani soggiorna in hotel frequentato da turisti attempati. Lì conoscono Raúl, imperscrutabile, sempre seduto in disparte con il suo taccuino. Finché un giorno si avvicina al loro tavolo: accortosi che Mark soffre visibilmente a una spalla, gli posa una mano sul punto dolorante, alleviandone il fastidio. Non contento, procede rivelando dettagli personali, anzi intimi, su tutti i presenti, informazioni che nessuno avrebbe mai potuto conoscere…

ORE 21.00 / CHIESA DELL’ADDOLORATA

L’ITALIA NARRATA

INTRIGO INTERNAZIONALE

Incontro con Carmine Mari, autore di Hotel d’Angleterre (Marlin) Conduce Erminia Pellecchia

Salerno 1911. All’Hotel d’Angleterre alloggiano cinque ospiti: Alberto Brenzoni, stravagante matematico, Peter Aselmeryr, svizzero e rappresentante di tessuti, Marie Christine Bonsignorì, mademoiselle in Grand Tour, Teofilo Scorza, tipografo romano sull’orlo del fallimento e David Stephenson, colonnello dell’esercito britannico in congedo, si troveranno coinvolti in un intrigo internazionale. Dall’Ufficio approvvigionamenti del ministero della Guerra sono scomparsi documenti riguardanti i progetti coloniali italiani. Da qui si alternano dramma, ironia e suspense Mari mescola la storia d’Italia a quella di Salerno, che a quei tempi era una città di 46.000 abitanti, con un indotto industriale importante, manifatture tessili di tutto rispetto a livello nazionale, un porto e grandi aspirazioni. Teatri, cinematografi, case d’appuntamenti, chalet e una vita notturna molto animata da cittadini e marinai di mezza Europa in libera uscita. La spy story è l’opportunità per l’autore di tratteggiare un affresco dell’epoca, proiettandoci in piena Belle Epoque, tra abiti di lusso, progresso tecnologico, effervescenza e voglia di vivere, senza dimenticare però le perenni contraddizioni tra Nord e Sud, il divario economico e sociale tra la popolazione perché, come ha avuto occasione di dire «là dove c’è molta luce, l’ombra è sempre più scura»

ORE 21.00 / MUSEO DIOCESANO

SPAZIO RAGAZZI

LA CITTÀ FEROCE

Incontro con Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio, autori di Vesuvio (De Agostini) Conduce Francesca Salemme

A D’Amore e Ghiaccio non occorrono presentazioni: lui è Ciro Di Marzio, amatissimo protagonista della serie Gomorra. Francesco Ghiaccio è l’autore che ha scritto con D’Amore la sceneggiatura del film L’Immortale, imperdibile spin off della serie. In Vesuvio Marco e Federico ci portano tra i vicoli stretti di Napoli, tra i quali Federico e Susy, i due protagonisti, si lanciano in corse folli in sella al motorino, col vento nei capelli, forti della strafottenza della loro gioventù. Sono i figli di due boss della città e comandano due bande rivali, due gruppi di ragazzi che si contendono il controllo del territorio con l’intento di possederlo tutto. Le loro giornate passano tra battaglie e umiliazioni reciproche, consapevoli che il loro destino è già scritto: soltanto uno dei due vincerà e l’altro resterà a terra consapevole che chi perde è niente. Federico e Susy però sono anche due tredicenni, e a quell’età è difficile mantenere il controllo e la vita si può trasformare anch’essa in una corsa senza freni che punta alla vetta del vulcano, un luogo in cui è possibile ritrovarsi o perdersi per sempre. Età 12+

ORE 21.30 / CORTE INTERNA CONVITTO NAZIONALE

CLASSICA

Fatale, come un topo in un pitale: alti e bassi di Napoleone in letteratura

Incontro con Matteo Palumbo, autore di “Ei fu”. Vita letteraria di Napoleone da Foscolo a Gadda (Salerno editore)

Conduce Francesco de Cristofaro

Quando, nel 1806, Hegel vide Napoleone a Jena, scrisse a un amico di aver visto lo «spirito del mondo […] concentrato in un punto, seduto su un cavallo». Citazione che ha fatto epoca e che dice quanto Napoleone non sia mai stato solo un personaggio storico ma anche un costrutto semiotico, un’immagine, un motivo, un tema letterario di lunga durata. C’è dunque un Napoleone immaginario che gode di ‘vita’ autonoma rispetto a quello reale. Immaginario e sempre fuori misura, iperbolico, sia nel bene sia nel male, nel titanismo come nella gaddiana naneria. Un maestro dell’italianistica, Matteo Palumbo, ci conduce nel mito dell’«uom fatale», scandito, tra Foscolo e Gadda, da entusiasmi e disincanti. Un Napoleone che può tanto essere visto come il calco di un eroe antico – greco o romano – quanto regredire, come in Italo Svevo, a modello «a portata di mano» di un parvenir tipicamente borghese, dunque antieroico per definizione

ORE 21.30 / CORTE INTERNA GUARDIA DI FINANZA

L’ITALIA NARRATA

La lingua perfetta di chi è folle d’amore. Attraverso Alda Merini

Incontro con Vincenza Alfano, autrice di Perché ti ho perduto, Perrone Editore 2021

Conduce Anna Cavaliere

Perché ti ho perduto è un romanzo liberamente ispirato alla vita di Alda Merini. La narrazione, muovendosi tra biografismo e trasfigurazione fantastica del dato biografico, dà voce agli aspetti più nascosti della vita della poetessa, esplorando una sofferenza indicibile che solo nella parola poetica trova riscatto e sublimazione. L’infanzia durante la guerra, la frequentazione del cenacolo poetico di Giacinto Spagnoletti, la scoperta della vocazione poetica, l’amore per Giorgio Manganelli, il matrimonio con Ettore Carniti, l’internamento in manicomio. Un percorso di cadute e resurrezioni. Nulla avviene per lei senza dolore. Ma la poetessa continua ad amare. Nella stanza del Pini non è mai sola: c’è il giovane dottorino, le visioni e il ricordo di Giorgio, le altre anime sofferenti ma, soprattutto, c’è Celeste che arriva un giorno portando con sé un terribile segreto. Inizio di un nuovo cammino, nuove domande e una nuova scoperta

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Ore 22,15 / DUOMO

L’ITALIA NARRATA

SENZA PIÙ TREMARE.

LA VITA, LA MUSICA, IL TEMPO DI UN LENTO

Incontro con Giuliano Sangiorgi, voce e fondatore dei Negramaro, autore di Il tempo di un lento (Einaudi)

Conduce Matteo Cavezzali

L’attimo in cui all’improvviso si cresce, una volta per tutte. Dura il tempo di un lento, e da lí non c’è ritorno. A volte nella vita sembra che sia tutto routine, soprattutto se si abita in un piccolo paese del Sud, soprattutto se si è adolescenti. Gli stessi gesti, le stesse persone, i genitori con le loro generosità e le loro richieste, la scuola, la piazza, i giochi e le crudeltà dei compagni. Tanto basta per chiudersi al mondo e sognare da soli universi di fuga da esplorare

ORE 22.15 / LARGO BARBUTI

SPETTACOLI

Lezione / concerto

E VIDE LA DONNA CHE L’ALBERO ERA BELLO DA MANGIARE. STORIE DI SEDUZIONE E DI CIBO NELLA BIBBIA

E DINTORNI

Miriam Camerini (voce) / Manuel Buda (chitarra)

Adamo ed Eva potrebbero starsene tranquilli a godersi il Giardino dell’Eden, in cui in fondo sono arrivati solo da poche ore, non fosse che Eva è già distratta: quell’albero è bello, tanto bello da mangiarselo prima con gli occhi e poi con la bocca.

La storia del mondo comincia così: con un morso proibito e la conseguente divina ingiunzione di prodursi (il cibo) e riprodursi con fatica, Streben: sforzo, desiderio…

Da allora e per sempre il desiderio e la seduzione sono ciò che ci muove e la Bibbia ce lo racconta, con pudore, forse, ma senza vergogna. Da quel primo assaggio di frutto proibito, il frutto della conoscenza del bene e del male, irresistibile perché vietato, la sete di sapere e la fame di conoscere conducono gli esseri viventi una verso l’altro in una giostra terna di attrazione e separazione, che è poi la base del desiderio, all’infinito. Conoscere, infatti, nella Bibbia significa anche amare, unire le carni e gli spiriti. Ruth scopre i piedi a Boaz sull’aia in una notte di maggio, a grano raccolto; la fanciulla del Cantico annuncia: «Scenderò al giardino delle noci, guarderò se sono fiorite le viti, maturati i melagrani»; amare è anche aspettare, però: «Non svegliate l’amore finché non lo desideri», implora

ORE 22.15 / MUSEO DIOCESANO

SGUARDI SUL MONDO ATTUALE

GRETA E LE ALTRE. TUTTE LE RAGAZZE GREEN

Incontro con Christiana Ruggeri, autrice di Green Girls (Giunti)

Conduce Francesca Blasi

Sono giovani, determinate e appassionate, e hanno un obiettivo comune: salvare la terra. C’è chi pianta alberi, chi difende i bradipi, chi sfida i governi, chi custodisce le acque, chi l’aria, chi ogni giorno si sveglia e inizia a raccogliere rifiuti e chi ripulisce il mare dal petrolio per salvare i coralli. Sono le protagoniste della battaglia per la difesa dell’ambiente. Christiana Ruggieri, giornalista del Tg2, in Green Girls ne racconta le storie e la passione coraggiosa.

Impresa di Pulizia a Salerno

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