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Nuzzi a Salerno:”Dimissioni di Ratzinger?Vorrei tanto conoscere la verità”

Il giornalista e conduttore televisivo in città per presentare il suo libro Via Crucis: "Conosco benissimo Salerno, forse è grazie a mia zia salernitana che sono diventato giornalista"

Questo pomeriggio, presso la Feltrinelli di Salerno in corso Vittorio Emanuele, è stato presentato il libro di Gianluigi Nuzzi Via Crucis.

La presentazione è stata moderata da Enzo Todaro, giornalista e presidente dell’Associazione Giornalisti Salernitani, con l’intervento di Luigi Capasso, direttore del quotidiano Metropolis. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Forze Nascenti di cui è presidente Alfredo Boccia. Il giornalista e conduttore televisivo Nuzzi ha raccontato a Salerno il percorso da cui è nato il libro, ma ha anche rivelato di sentirsi un po’ salernitano.

E’ anche grazie a una mia zia di Salerno, che oggi non c’è più, che sono diventato giornalista – ha rivelato Gianluigi Nuzzi – ricordo che da 18enne venivo spesso a Salerno, avevo anche una fidanzata di Mercato San Severino. Ricordo che c’era De Luca sindaco, era molto amato, lo chiamavano il sindaco delle fontane”. Nuzzi racconta che la sorella di suo padre viveva a Salerno e proprio sulla amata zia racconta un particolare: “Se faccio il giornalista forse lo devo proprio a mia zia, in quegli anni scrivevo un giornaletto, si chiamava “la nuova vita”, io glielo spedivo e lei mi mandava 8mila lire. Con gli anni ho capito che voleva incentivarmi a non abbandonare questa passione”.

Poi Nuzzi si è espresso su quanto racconta il suo libro: “Possiamo davvero ipotizzare che le dimissioni di Ratzinger siano un gesto istintivo? Io credo di no, non sono un complottista e non faccio ipotesi ma metto insieme i fatti. Dopo le dimissioni di Ratzinger comincia via Crucis, Bergoglio viene eletto e al suo fianco nei primi giorni vediamo il segretario di Ratzinger, le prime nomine di Francesco sono proprio i tre cardinali della commissione d’inchiesta di Vatileaks. Hanno detto che la spesa del Vaticano è fuori controllo, il Papa di fronte a questo grido di allarme dei revisori chiede di vedere i conti, perché se il Vaticano implode la Chiesa va in difficoltà. Tra le tante cose, ad esempio, fanno il punto sul patrimonio immobiliare su Roma e si scopre che in alcuni casi non ci sono affitti a prezzi di canone ma di favore”.

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