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“La Protezione dell’Invecchiamento”, Salerno protagonista della protezione degli anziani

La Dieta Mediterranea e le regole della Scuola Medica Salernitana, i cardine del nel convegno della Fondazione Ebris

Alfonso Maria Tartarone

“Prolungare la vita a 120 anni, se non si è in salute, non è una conquista ma una condanna”: sono queste le parole di Paolo Ciambelli, membro del Consiglio direttivo dell’European Association of Professors Emeriti (EAPE), che sintetizzano al meglio lo spirito del convegno “La Protezione dell’Invecchiamento”, organizzato dall’EAPE e tenutosi negli spazi della Fondazione Ebris a Salerno.

Proteggere gli anziani dalla vulnerabilità del benessere fisico e mentale, da quella dei diritti dei dati personali, da quella socio-culturale. Il riferimento alle regole dell’antica Scuola Medica Salernitana è estremamente attuale. Sono questi i temi del convegno che ha visto numerose personalità del mondo medico-scientifico.

“Quest’anno l’associazione European Association of Professors Emeriti (EAPE) ha deciso di organizzare una serie di eventi in sette città europee – ha dichiarato Ciambelli – Salerno è stata una tappa importante grazie alla collaborazione con la Fondazione Ebris che conosce e approfondisce da tempo i temi trattati. Attenzione però. Il problema non è l’invecchiamento in sé ma la sua qualità. Se si prolunga l’età fino ai 120 anni ma non si è in salute non si tratta più di una conquista ma di un problema ancora più serio che va ad incidere sul sistema sanitario e sul tessuto economico. Un altro problema è quello del gap generazionale con i giovani che non hanno più memoria, presi da social e nuove tecnologie spesso alienanti”.

“Questa è una giornata molto importante grazie all’EAPE che ha deciso di realizzare il suo congresso annuale nella sede della nostra fondazione che già da tempo si occupa di tematiche relative all’invecchiamento – ha commentato il dottor Giulio Corrivetti, Vicepresidente del CdA della Fondazione Ebris – Con il nostro team di ricercatori siamo da anni impegnati nello studiare i processi d’invecchiamento non solo per rallentarli ma per cercare di dare una maggiore qualità alla persona anziana. Parliamo quindi di sana e corretta alimentazione tramite i principi della Dieta Mediterranea, parliamo di cure mediche efficaci, sulla scia dei valori della Scuola Medica Salernitana, ma parliamo anche di tutela dell’ambiente, di coretti stili di vita senza stress, dell’interazione sana con le nuove tecnologie, i social, il Metaverso e tanto altro”.

Presente all’incontro Ermanno Guerra, delegato alla Cultura per il Comune di Salerno: “Una comunità è tale se ogni individuo, indipendentemente dall’età e dal ruolo, è capace di dare un contributo. Salerno, in questi anni, ha visto la crescita di una cultura civica attraverso la quale istituzioni come la Fondazione Ebris e tante altre associazioni e imprese, hanno compreso come al di là della loro missione c’è una quota da restituire alla città e al territorio. La Giornata Mondiale degli Anziani è un modo per far si che persone anche dal ruolo e dalle competenze importanti, non cessino di colpo di dare il loro contributo, così come fatto nel corso della loro carriera, rimanendo attivi, per sé stessi e per il loro benessere psicologico”.

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