Un caso, quello avvenuto in settimana, che continua a far discutere anche sui social per via di diverse inesattezze emerse. Stiamo parlando dell’aggressione, avvenuta nella zona orientale della città, che poi ha portato alla morte di un cagnolino di piccola taglia da parte di un cane di grossa taglia (non un pitbull). “E’ successo tutto lunedì sera – racconta Elena, la proprietaria del cagnolino che purtroppo ha perso la vita, ovviamente presente nel momento dell’aggressione – un cane di grossa taglia purtroppo ha aggredito il mio cane che non è sopravvissuto alle ferite riportate, sul posto abbiamo chiamato subito i soccorso tant’è che anche un poliziotto intervenuto è stato ferito nel tentativo di far lasciare la presa del mio cucciolo. Ciò che ci ha lasciato senza parole, oltre al dolore di dover assistere a un trauma del genere, è stato vedere la padrona del cane di grossa taglia andare via, quasi “scappare”, se ne è andata con il cagnolino morto in terra, senza sincerarsi di nulla, senza chiede scusa, annullando ogni tipo di riconoscimento. Successivamente – prosegue Elena – abbiamo saputo che il cane ha morso già altre persone ed ha aggredito anche altri cani”.
Su quanto accaduto si stanno muovendo diversi cittadini del quartiere di Mariconda, infastiditi anche dall’essere rimbalzati nell’intenzione di sporgere denuncia verso la padrona del cane che molti ritengono sia pericoloso, in particolare se continua ad essere portato in strada senza le corrette misure di sicurezza ed attenzione da parte della padrona. “Siamo andati dalla Polizia e ci mandano dai Carabinieri, i Carabinieri ci mandano dall’Asl, l’Asl ci manda dalla Municipale – spiega Elena – il cane è un animale ma la nostra attenzione ricade sulla padrona, hanno detto e scritto che c’è stato anche una lite tra i proprietari, nulla di più falso ed il motivo è semplice: la signora se ne è andata subito. Il poliziotto (rimasto ferito e refertato) intervenuto ha fatto sì che il cane mollasse la presa del cucciolo dopodiché la donna è scomparsa, la concitazione del momento non ci ha permesso neanche di chiamarla alle proprie responsabilità. Inoltre siamo venuti a conoscenza che la donna ha anche altre denunce, non è il primo episodio purtroppo e vogliamo denunciare perchè abbiamo paura che non sia l’ultimo, sperando che non possa capitare anche a un bambino”.
