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La cocaina nella zona orientale e Fratte, base operativa a Pellezzano: ecco gli arrestati

Ordinanza cautelare per 17 persone, in manette anche Ciro D'Agostino, il nipote di Antonio e Giuseppe

Da Torre Annunziata a Salerno. Contatti storici tra realtà criminali, in termini di clan, che si credeva fossero congelati. Invece no. A confermarlo è stato il blitz di questa notte da parte della Squadra Mobile di Salerno ai danni dello storico clan salernitano “D’Agostino“. A finire in manette è stato l’attuale boss del clan D’Agostino, Ciro, nipote di Antonio e Giuseppe D’Agostino, in carcere da oramai diversi anni.

Le indagini della Procura sono iniziate nei primi giorni del 2015 quando, un uomo, facente parte del suddetto clan, si è recato in Questura per costituirsi consegnando anche un ingente quantitativo di droga, forse perché temeva per la sua stessa vita. Dal quel momento il “pentito” ha iniziato a raccontare quello che sapeva sullo storico clan. Informazioni che hanno portato ai 17 arresti di questa notte. Tra questi 7 soggetti sono in custodia cautelare, 5 agli arresti domiciliari e 5 con l’obbligo di dimora. Tutti gli arrestati sono salernitani, già pregiudicati. Solo due, al momento dell’arresto, risultavano incensurati.
Dove nascondevano la droga, da chi l’acquistavano e come si muovevano. Queste le informazioni date e seguite dalle forze dell’ordine tramite appostamenti, pedinamenti, telecamere e intercettazioni telefoniche. Gli stessi telefoni sono risultati da subito una prova perché intestati a persone inesistenti.

La droga dal clan D’Agostino veniva acquistata a Torre Annunziata e in altri paesi limitrofi. Si trattava in particolar modo di cocaina e hashish. Subito dopo veniva suddivisa e venduta a Salerno, in particolar modo nei quartieri di Pastena, Mercatello e Fratte. La base operativa era a Pellezzano, dove sono stati scoperti diversi nascondigli. Proprio nel quartiere di Pellezzano è avvenuto il blitz di questa notte.
Le indagini della Procura hanno evidenziato due dati importanti. Il primo è la conferma della presenza dello storico clan D’Agostino e di come la droga e lo spaccio siano la principale fonte di guadagno, anche se non l’unica. Il secondo dato importante è la nascita di nuove piccole associazioni criminali che si occupano principalmente di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ad incastrare il clan sono state anche le visite che Ciro ha effettuato in carcere agli zii Antonio e Giuseppe. Proprio in quei momenti si decideva il destino del territorio e come Ciro dovesse muoversi per guadagnarsi rispetto e far fruttare gli affari.


Questa mattina il personale della Squadra Mobile di Salerno ha eseguito una ordinanza cautelare, su richiesta della Procura, Direzione Distrettuale Antimafia, per 17 persone, sette con custodia in carcere e cinque ai domiciliari, altri 5 con l’obbligo di dimora.

Agli indagati contestati reati di partecipazione, a vario titolo, ad associazione per delinquere finalizzata altraffico di sostanze stupefacenti con cessione di cocaina e hashish. Sequestrato, infatti, dopo numerose indagini effettuate, partita nel 2015, un chilo di cocaina, successivamente con un arresto di un soggetto salernitano trovato con un chilo di hashish.

Gli investigatori hanno poi ricostruito e scoperto una fitta rete di spacciatori capeggiati da Ciro D’Agostino, vertice dell’organizzazione e reggente del clan.

La droga veniva acquistata nell’hinterland napoletano per poi essere suddivisa in un nascondiglio nel comune di Pellezzano, poi veniva commercializzata nelle zone di Pastena, Mercatello e Fratte.

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