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“Chiusura Rianimazione Cava. L’ennesimo schiaffo ad Ospedale e territorio”

Se c'è ancora tempo per cambiare idea, ci sia l'impegno di tutti. Cava, i suoi cittadini e i suoi operatori sanitari, non meritano tutto questo" dichiara Antonio Capezzuto Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Salerno.

Nuova doccia gelata per i cittadini di Cava a seguito del provvedimento che porterà nuovamente alla chiusura del Reparto di Rianimazione nel Presidio Ospedaliero metelliano. La necessità dell’Azienda Ruggi è la copertura h24 di una guardia di rianimazione al Da Procida, dove sono state trasferite le attività di Pneumologia e Malattie Infettive Covid.
Per l’ennesima volta si è deciso di privare Cava del personale della Rianimazione, costituito da 9 anestesisti, invece che immaginare turni a rotazione coinvolgendo tutti gli anestesisti presenti sui diversi plessi aziendali così da non determinare il blocco delle attività nel Presidio metelliano.
È l’ennesima sconfitta per il territorio e la dimostrazione che la politica locale non ha alcun potere e nessuna possibilità di frenare le scelte inadeguate dell’Azienda. Dopo due anni di pandemia e battaglie per la riapertura della Rianimazione, oggi siamo punto e daccapo. Questa scelta potrebbe determinare definitivamente la morte del Presidio che a fatica in questi mesi aveva lavorato duramente per far tornare a regime le attività.
Se c’è ancora tempo per cambiare idea, ci sia l’impegno di tutti. Cava, i suoi cittadini e i suoi operatori sanitari, non meritano tutto questo” dichiara Antonio Capezzuto Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Salerno.
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