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Erik di Sheffield e l’amore per i granata: la mia maglia e un sogno nel cassetto

Altra pagina bellissima, a distanza, di una passione oltremanica. La storia di Erik che ha "abbracciato" così la maglia del centenario

Marco Rarità

Finalmente. E’ il caso di dire, la storia di questo ragazzone inglese che vi raccontammo il 19 giugno del 2019 (articolo in fondo alla pagina) si arricchisce di una nuova e bella pagina, ovviamente granata. Tramite i social Erik parla spesso e scambia opinioni e pareri con i salernitani e tifosi granata come lui, tra questi Paolo Pastore, salernitano che vive in UK così come il nostro amico di Sheffield. Il desiderio di Erik lo ha avverato proprio Paolo mettendosi a disposizione da buon “pisciajuolo”, Erik ha acquistato una maglia granata tramite il web e per facilitare le cose l’ha fatta consegnare al bar Leodamia, nella zona dove è cresciuto Paolo. In un weekend di ritorno a Salerno il salernitano ha preso la maglia e l’ha portata con se nel Regno Unito, da lì consegnata direttamente ad Erik che finalmente ha indossato con amore la sua maglia del centenario. Un amore oltremanica e resta un ultimo sogno da avverare: Erik lo aspettiamo all’Arechi.

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LA STORIA DI ERIK


Questa è una storia che parte da lontano, siamo nel South Yorkshire del Regno Unito, Inghilterra sì ma in particolare siamo a Sheffield. Questa è la storia di Erik, un ragazzone come tanti, con le passioni di tanti inglesi, solare, genuino, ama la buona birra, parla di calcio come se parlasse di poesia, e dopo averlo conosciuto sul web ci ha raccontato il suo legame speciale con la Salernitana, nato quasi per caso ma portato avanti nel tempo. “Sì, sono inglese – racconta Erik – vengo da Sheffield, nell’estate del 2013 sono stato in vacanza in Costiera Amalfitana, stavo a Maiori”. Erik è tifoso della squadra della sua città, ma non lo United che quest’anno giocherà in Premier, bensì per i The Owls, il Wednesday che ha una storia “più tormentata” ci dice, un po’ come i granata, galleggia in Championship ma la squadra del Gufo è la sua squadra del cuore.

“Amo il calcio, in maniera assoluta, stavo a Maiori e il primo giorno sono sceso in strada, non ho potuto non notare dei piccoli murales, i cavallucci marini, il logo dell’ippocampo stilizzato – racconta Erik – sui muri del paese appena uscito dall’hotel. Mi sono informato, ho lasciato la mia ragazza in piscina e me ne sono andato a Salerno per cercare notizie, qualcosa in più, anche la sede del club. Dei ragazzi mi hanno indicato dove andare, ho comprato due magliette una tazza, poi in seguito ne ho comprate altre due. Da quel giorno seguo sempre i granata, sempre!”.

Raggiante il racconto di Erik continua, il suo sogno è vivere una gara all’Arechi, in Curva Sud Siberiano: “Non sono mai stato all’Arechi, mi piacerebbe tantissimo sedermi con gli ultras un giorno, stare lì, cantare insieme a loro. Alcuni italiani hanno giocato nella mia città, Paolo Di Canio, Benny Carbone e poi sì, amo Gattuso, poi ho saputo che ha anche giocato con “noi” (Erik intende la Salernitana) nell’anno della serie A”.

Ironia del destino, qualche anno più tardi la visita di Erik dallo Sheffield Wednesday arriva anche un calciatore in granata, si tratta di Sergiu Bus che, per la verità, non ha esaltato Erik, neanche a Sheffield. E il 9 giugno, proprio come tanti salernitani, dalla sua Sheffield anche Erik ha esultato alla grande: ” Yes! Serie B survival secured after a right fiasco!”.


 

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