Un momento di crisi, un momento in cui un uomo di 51 anni, insieme alla moglie, si era ritrovata senza soldi. Un momento di follie gli fece infilare nel suo addome un coltello da cucina, pensando che il suicidio potesse risolvere una questione economica. Era l’aprile dello scorso anno quando A.C., 51 anni, tentò di uccidersi.
La moglie non ha perso le speranze, ha cercato di venire a capo alla situazione, come era possibile che un imprenditore dal giorno alla notte avesse perso i soldi e la casa? Così è scattata la denuncia ai carabinieri contro l’ex socio e un avvocato di avere approfittato dello stato di sofferenza psicologica del coniuge per impossessarsi di tutti i suo averi.
Come rivela il quotidiano La Città ora, spetterà al gip Maria Zambrano, che ha fissato per il 26 aprile l’udienza camerale, decidere se l’inchiesta può essere chiusa o se invece siano necessarie altre indagini. Secondo le accuse della moglie, in quel periodo di instabilità il 51enne venne indotto a vendere il suo appartamento e a firmare in favore del socio una ricognizione di debito che lo avrebbe lasciato sul lastrico.
