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Virtus Arechi, parla Leggio: “Chieti grande squadra, ci faremo trovare pronti”

La prima sfida tra Chieti e Salerno si disputerà domenica 12 maggio con palla a due alle ore 18 tra le mura del PalaTricalle

Foto | Sergio Mazza ©

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In casa Virtus Arechi Salerno è ufficialmente scattata la fase di preparazione in vista del prossimo turno playoff che metterà sulla strada del sodalizio caro al patron Nello Renzullo un avversario quanto mai ostico, bravo a sbarazzarsi della Luiss Roma con un secco 2-0 nel primo atto della postseason.

E’ dunque la Teate Basket Chieti di coach Piero Coen ad attendere la visita dei blaugrana in occasione dei primi due atti di una serie al meglio delle cinque partite che saprà certamente regalare emozioni e colpi di scena ad appassionati ed addetti ai lavori.

La prima sfida tra Chieti e Salerno si disputerà domenica 12 maggio con palla a due alle ore 18 tra le mura del PalaTricalle ed in vista di questo intrigante esordio il livello di concentrazione non può che essere massimo dalle parti di Matierno con la squadra che si è ritrovata quest’oggi agli ordini di coach Menduto per inaugurare una nuova, estenuante settimana di lavoro che si concluderà di fatto nella giornata di sabato con la partenza del gruppo in direzione Chieti.

A fare il punto della situazione sul morale della truppa e a presentare il prossimo avversario della Virtus ci ha pensato – direttamente dalla pressroom del PalaSilvestri – Gianmarco Leggio.

Le dichiarazioni di Gianmarco Leggio
«Il morale del gruppo è alle stelle, stiamo bene psicologicamente e fisicamente. Essere riusciti a superare Senigallia in due partite è stata senz’altro un’ulteriore iniezione di fiducia al netto del fatto che ci siamo trovati di fronte un avversario solido che, soprattutto nella seconda gara, ha fatto di tutto per renderci la vita difficile.

Sono arrivate ancora risposte importanti da parte del gruppo, siamo stati capaci di soffrire in alcuni momenti e poi il collettivo ha fatto nuovamente la differenza. Siamo consapevoli di quanto possiamo essere pericolosi, conosciamo bene ormai le nostre caratteristiche avendo lavorato tutto l’anno con grande abnegazione insieme allo staff tecnico per migliorarci ed arrivare pronti su questo palcoscenico.

Pronostico rispettato nella serie con Senigallia? Il nostro obiettivo era chiudere la serie in due gare, ma esserci riusciti non vuol dire aver passeggiato. I playoff sono un campionato a sé, occorre arrivarci pronti e metterci enorme abnegazione. Gli avversari vendono carissima la pelle e le sorprese sono dietro l’angolo. L’eliminazione di Caserta per mano di Nardò è la riprova di quanto – arrivati a questo punto della stagione – tutto ed il contrario di tutto possa accadere. La nostra forza nella serie con Senigallia è stata quella di rimanere concentrati sugli obiettivi che intendevamo raggiungere e lavorare con continuità affinché potessimo esprimerci al meglio e portare a casa il risultato.

Ed ora testa a Chieti? Esattamente, affrontiamo una grandissima squadra, ottimamente allenata da coach Coen e ricca di giocatori di indubbio talento, esperienza e forza fisica. Si tratta di una compagine intenzionata a raggiungere obiettivi importanti, giocano una pallacanestro estramemente solida al cospetto della quale occorre cercare di imporre fin da subito i propri ritmi e comunque non perdere la trebisonda allorché certe cose andranno meno bene. Sarà una serie estenuante all’interno della quale ogni particolare potrà fare la differenza. Siamo consapevoli della difficoltà della sfida, ma altrettanto consci del nostro valore. Non siamo certamente arrivati fin qui per caso e vogliamo continuare il nostro viaggio. Per riuscirci, dovremmo essere in grado di ribaltare il fattore campo dal momento che giocheremo le prime due gare in casa loro ma questo aspetto non ci preoccupa più di tanto. E’ pur sempre pallacanestro ed il nostro obiettivo è fare bene a prescindere che si giochi a Salerno o meno.

Cosa potrà fare la differenza nella serie con Chieti? Si affrontano due ottime squadre, avrà la meglio chi riuscirà ad imporre maggiormente il proprio gioco togliendo punti di riferimento all’avversario. Virtualmente saremo chiamati a disputare cinque partite, entrambe le squadre andranno incontro ad un extra sforzo evidente che può essere fronteggiato esclusivamente mettendoci qualcosa in più a livello emotivo. Quando le energie tendono a calare la differenza la fa la voglia di portare a casa il risultato e la predisposizione al sacrificio da parte del gruppo, elementi questi che senz’altro non fanno difetto a questa squadra».

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