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Leo ed Enzo: storia di un incrocio mancato

Il tecnico granata ritrova Spinelli, suo presidente al Genoa, che avrebbe voluto Menichini a Livorno

admin

Si sarebbero potuti sfidare oggi all’Ardenza, stadio dall’indiscutibile fascino intitolato ad un grande del passato, Armando Picchi, calciatore formidabile nell’Inter di Herrera, ma anche allenatore che avrebbe potuto aprire un ciclo straordinario con la Juventus se solo il destino gli avesse concesso più tempo da vivere.
Vincenzo Torrente e Leonardo Menichini si sarebbero stretti la mano prima della partita e, magari, si sarebbero scambiati opinioni e consigli sui rispettivi presidenti. Vincenzo da Cetara è l’erede di Leo da Ponsacco sulla panchina granata: entrambi conoscono Lotito e Mezzaroma (ed anche Fabiani), ma Menichini è stato ad un passo dal diventare l’allenatore del Livorno dopo l’esonero di Panucci ed a quel punto lui e Torrente avrebbero avuto in comune anche la militanza alle dipendenze di Aldo Spinelli, patron di quel Genoa di cui Torrente fu capitano e bandiera fino a quando Spinelli non decise di dirottarlo all’Alessandria, altra sua creatura. Così non è stato perchè Lotito non ha voluto. Almeno, così pare. Menichini aveva un accordo di massima con Spinelli ed occorreva il placet della Salernitana, con cui è ancora sotto contratto: il nodo, pare, sia stato rappresentato dall’entità della buonuscita che Leo da Ponsacco avrebbe voluto percepire da Lotito prima di accasarsi all’Ardenza. Da Roma, però, non c’è stato l’ok e Menichini è rimasto a casa, ben retribuito dalla società granata ed in attesa di sviluppi. Torrente sfiderà Mutti, altro ex tecnico granata che fu chiamato e poi giubilato da Fabiani nella tribolata stagione 2008-09. Il diesse granata è il vero filo conduttore: ha vinto con Mutti a Messina e poi l’ha esonerato a Salerno, ha scaricato Menichini dopo aver vinto con lui lo scorso anno, ha scelto Torrente con cui vuole andare avanti anche perchè l’eventuale esonero del trainer di Cetara potrebbe non essere privo di conseguenze per lui visto che Menichini è ancora sotto contratto e resta la prima alternativa a Torrente. Che, però, dopo Vicenza appare più saldo sulla tolda della nave e che stasera al Picchi cercherà la prima vittoria esterna della stagione per dare la svolta alla sua avventura in granata ed infliggere un dispiacere al suo ex presidente.

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