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Ventura e quel passo da gigante: “Prima la squadra andava a scuola, oggi vedo la ricostruzione..”

Il tecnico fiducioso e l'augurio alla Salernitana: "Orgoglio arrivare qui nel Centenario e vivere anche l'anno successivo.."

“Sappiamo di non essere i più forti del campionato e sono estremamente curioso, ci sono presupposti per fare ancora meglio”.

Così Gian Piero Ventura rispondendo a domande sul futuro e sul presente, la prima conferenza stampa dopo il lockdown, in videocall, alla vigilia del ritorno in campo contro il Pisa. Subito gli occhi sul match e sugli indisponibili:

“Cicerelli stava benissimo e ha avuto un fastidio ancora non chiaro, mi auguro non sia grave. Non era preventivato anche lo lo stop di Micai ovviamente. Purtroppo per lui è nata male questa ripresa, prima ha avuto un problema al dito, poi una botta al torace in un’uscita durante l’ allenamento. Giocherà Vannucchi, da un lato siamo dispiaciuti per Micai ma sono estremamente sereno perché in porta va un ragazzo che gode della nostra totale fiducia, è sempre stato zitto, ha lavorato con grande professionalità e buone qualità. Ora è arrivato il suo momento. Sono convinto che ci darà una grossa mano, la sua voglia è di gran lunga superiore a quella di tutti gli altri, non vede l’ora di giocare”.

Il tecnico si è espresso anche su come si trova la squadra dal punto di vista fisico e quanto possa fare la differenza in questa fase:

“Importante ma non sufficiente – ha detto Ventura –  Anche l’aspetto mentale va verificato, dopo tre mesi c’è chi ha capacità di riaccendere direttamente la spina anche in partita e chi solo in allenamento. Chi avrà la capacità di accendersi anche a porte chiuse potrà mettere a frutto le sue potenzialità, chi avrà la spina staccata non potrà dare un contributo importante. Vale per tutti. Solo chi ha avuto grandi infortuni sta 3 mesi fermo. Ci sono calciatori che in vita loro non l’hanno mai fatto. Sta alla capacità di tutti noi affrontare queste partite senza voler strafare ma sapendo che le cose non vengono per caso, bensì con determinazione feroce di voler diventare tutti protagonisti. Vediamo se saremo capaci di gestire la disidratazione che ci sarà sicuramente, i muscoli che saranno completamente asciutti alla fine della partita. Ricordo l’amichevole che abbiamo fatto contro Bari e Reggina, la prima fatta a Salerno: alla fine del riscaldamento le maglie dei giocatori strizzavano acqua, sembravano immerse in mare. Sarà una situazione anomala, dobbiamo prenderne atto e faremo di necessità virtù”.

“Il modulo sarà in base a come si schiera il Pisa – le parole del tecnico – abbiamo provato un sacco di cose in funzione di questo. Appena vedrò formazione dei toscani, deciderò schieramento e l’aspetto tattico. I giocatori già lo sanno. Non posso andare al buio. Ce le vogliamo giocare, in questo mese abbiamo provato un po’ di cose, siamo in grado di poterle fare a seconda di come si schierano gli avversari”.

“Giocare per vincere – ha proseguito Ventura – non possiamo rosicchiare il punto, spero in una Salernitana più consapevole dei suoi mezzi, più convinta. Finora è stato fatto tanto ed esula dai risultati, parlo di ricostruzione interna nostra. Veniamo da tre mesi inaspettati, è evidente che c’è un punto di domanda che vale per tutte le squadre. Mi auguro che la squadra abbia la convinzione di poter aver intrapreso la strada per ritagliarsi un piccolo grande spazio da protagonista in questo campionato. Ho avuto la percezione, in questi trenta giorni in cui ci siamo allenati insieme, che i ragazzi stiano bene. Prima la squadra andava a scuola, oggi vedo un altro grande passo avanti verso la ricostruzione totale e definitiva”.

E poi sull’anniversario della fondazione del club granata:

“Mi sento anche un fortunato, è motivo di orgoglio arrivare a Salerno, lasciamo stare come e perché, nell’anno del centenario e nell’anno successivo. Faccio augurio di altri cento anni, io non so se ci sarò – sorride il tecnico”.

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