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Ventura alla Gazzetta: “Riparto da Salerno, ho preso la patata più bollente della B”

“Voglia ed entusiasmo sono gli stessi. Sono ancora qui a parlare di calcio, non mi lamento di quello che ho fatto, forse avrei potuto avere di più, ma non importa: è questione di dna e passione, non di contratti”. Esordisce così Gian Piero Ventura in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, rispondendo alle domande di Nicola Binda, il neo tecnico granata ha parlato ovviamente dell’esperienza della Nazionale ma anche del ritrovato Cerci: “Dopo tre anni negativi gli è scattata la voglia di rivalsa, ha rabbia per dimostrare di essere un giocatore: chi ragiona così va tenuto in considerazione”.

E poi alla domanda, perchè ha scelto Salerno? “Mi ha chiamato Lotito, mi ha chiesto una mano per ricostruire in una grande piazza dopo tre anni difficili: proprio come trovai il Torino. Ho preso la patata più bollente della B, ci vuole tempo; abbiamo fatto uno dei ritiri migliori che ricordi perché ho tanti giocatori con voglia di rifarsi. Mi piacerebbe essere ricordato per aver riportato la gente allo stadio, non per aver vinto”.

Poi si apre anche dal punto di vista tattico: “Mi sarebbe piaciuto fare ancora il 4-2-4, in B si può, ma non ho uomini adatti. Quindi faccio la difesa a tre, poi posso fare il 3-5-2 o il 3-4-3″.

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