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Venezia-Salernitana: Matchday Programme

Come nel calcio inglese ma in digitale, focus speciale sulla gara dei granata

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La “Serenissima”

Di Luca Viscido | Sembra una vita fa quando Salernitana e Venezia diedero vita al ritorno play-out del Penzo. Eppure sono passati solotanto 4 mesi da quella partita e si sa nel calcio possono essere tanti o pochi in base alle circostanze. Da allora ne è passata di acqua sotto i punti sia per una che per l’altra compagine. Entrambe le società visti i risultati dell’anno passato hanno deciso di rivoltare come un calzino le rispettive squadre. I lagunari hanno deciso di affidarsi ad un tecnico giovane come Dionisi ma che in poco tempo ha saputo ridare entusiasmo ad una piazza letteralmente depressa dopo la retrocessione. Gli sono stati messi a disposizione calciatori giovani ed esperti per quel mix di qualità ed esperienza che in un campionato lungo e difficile come la B sono fondamentali. Tra i vari nomi della rosa, spiccano quelli di Montalto, Capello, Aramu e Zuculini. Calciatori giovani ma già affidabili per la B e in grado di poter ambire ad un campionato ambizioso. La Salernitana al contrario ha deciso di affidarsi ad un allenatore esperto come Gian Piero Ventura, affidandogli una squadra completamente rinnovata, composta in gran parte da giovani di belle speranze ma allo stesso tempo già collaudati per la categoria come Maistro e Kiyine e l’enfant prodige Dziczek. Spiccano tra i giocatori della rosa anche calciatori di altra categoria come Heurtaux e Cerci i quali però devono ancora dare il loro apporto data la lunga astinenza dai campi da gioco. Una cosa è certa rispetto all’ultimo match quest’oggi Venezia e Salernitana giocheranno per obiettivi totalmente diversi rispetto ad una semplice salvezza.

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Bagarre al centro

Di Luca Viscido | Due posti per tre maglie. Gian Piero Ventura ha qualche possibilità di scelta soltanto a centrocampo per la gara di oggi al Penzo di Venezia. Come accaduto nelle rispettive partite già disputate, al fianco di Di Tacchio dovrebbero agire Firenze sul centrosinistra e Maistro sul centrodestra per poi essere invertiti in corso d’opera dal trainer ligure. Odjer dovrebbe avere spazio a partita in corso mentre ancora nulla da fare per Dziczek appena rientrato alla base dopo le due partite con la nazionale under 21 polacca. Ventura vuole dargli ancora del tempo per adattarsi ad un campionato totalmente diverso rispetto a quello che il talento polacco ha disputato fino allo scorso anno e lanciarlo in campo soltanto quando sarà in grado di dare un passo diverso alla manovra della sua Salernitana.

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Alla fine c’è sempre Djuric

Di Carmine Raiola | Si sta rivelando un uomo fondamentale per la Salernitana, parliamo di Milan Djuric. Il centravanti bosniaco ha disputato fino ad ora il 72% dei minuti giocati dalla squadra granata in questo campionato ed è stato schierato titolare in 5 occasioni mentre solo in una è subentrato dalla panchina, non scendendo in campo dunque solo nella partita contro il Benevento. La scorsa stagione per Djuric è stata piena di alti e bassi. Nella prima parte di campionato, infatti, il gigante di Tuzla sembrava essere la brutta copia del centravanti visto negli anni precedenti con la maglia del Cesena o del Crotone ma con l’arrivo della primavera tutto è cambiato e Djuric si è caricato la Salernitana sulle spalle a suon di gol fino al raggiungimento della salvezza nei playout proprio contro il Venezia. Alla squadra lagunare il bosniaco ha già segnato lo scorso anno sia nei già citati spareggi salvezza sia in regular season e nel match del Penzo proverà nuovamente a fare male alla difesa arancioneroverde così da aggiornare la casella gol che attualmente è a quota 1 dopo la rete fondamentale nella trasferta di Livorno. Anche contro il Venezia il centravanti di Tuzla dovrebbe partire titolare a meno di sorprese dell’ultim’ora, al suo fianco ci sarà Niccolò Giannetti e non Lamin Jallow le cui condizioni non sono ancora al top per permettergli di disputare 90 minuti. Al Penzo, la Salernitana vuole continuare la sua striscia positiva in trasferta e chissà se non sia nuovamente Djuric a regalare ai granata una vittoria e magari la vetta della classifica.

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Ex dal cuore d’oro

Di Carmine Raiola | Quella contro la Salernitana per Riccardo Bocalon è una partita speciale. L’ex numero 24 granata, infatti, affronta nuovamente la sua vecchia squadra dopo averci giocato contro nella scorsa stagione per ben 3 volte in sei mesi. Nel primo di questi tre match, il Doge è riuscito anche ad andare in gol all’Arechi sua ex casa per un anno e mezzo. Arrivato dall’Alessandria nell’estate del 2017, Bocalon si è sempre messo in luce in zona gol come confermano anche le statistiche visto che nel suo primo campionato granata ( 2017/2018) è stato con 10 gol il miglior realizzatore della Salernitana mentre lo scorso anno è stato per un po’ di tempo capocannoniere del club di via Salvador Allende anche dopo il suo trasferimento con 5 centri, superato da Casasola nella partita contro il Perugia del 3 marzo. Con la maglia arancioneroverde il Doge ha realizzato nella seconda metà della scorsa stagione 3 gol ( contro Salernitana, Palermo e Cosenza) in 15 match disputati. Bocalon è uno dei pilastri della squadra di mister Dionisi visto che ha giocato tutte le 7 partite in cui il Venezia è stato impegnato fino ad ora, andando anche in gol contro il Trapani e la Virtus Entella. Attualmente la formazione veneta è ancora a secco di vittorie in casa e contro la Salernitana proverà dunque a conquistare i primi tre punti tra le mura casalinghe affidandosi proprio a Bocalon che cercherà, inoltre, di battere per la prima volta la sua ex squadra dopo aver collezionato un pareggio ed una sconfitta nello scorso playout di giugno.

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