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Uranio impoverito, muore il caporal maggiore salernitano Antonio Attianese

Il 38enne originario del salernitano si è ammalato di tumore dopo due missioni in Afghanistan

admin

Due missioni in Afghanistan e l’esposizione all’uranio impoverito hanno portato alla morte il caporal maggiore Antonio Attianese. L’uomo, 38enne originario del salernitano, si è ammalato di tumore a causa dell’uranio, dopo l’arruolamento negli alpini paracadutisti, nel 2002 e 2003, prima a Kabul e successivamente a Khost. Rientrato in Italia, gli vengono riscontrate tracce di sangue nell’urina: da qui inizia il suo calvario che porta ad una tragica diagnosi, un carcinoma alla vescica. Dopo aver subito 35 interventi chirurgici e un trattamento di chemioterapia sperimentale, il suo caso viene portato all’attenzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio, dopo l’interesse del tg satirico di canale 5 Striscia la Notizia. Attianese, dinnanzi la Commissione, confessa di non essere mai stato informato circa la pericolosità dell’esposizione all’uranio. Chiede un rimborso spese per le cure mediche ai suoi superiori ma questi non solo si rifiutano, inveiscono contro di lui con minacce.
“I colleghi – si legge in una nota dell’associazione Assoranger – annunciano che il caso Attianese non si chiude con il decesso del collega, ma che la battaglia, che è anzitutto di civiltà e umanità, continuerà nutrita dalla partecipazione dei moltissimi militari che, in tutta Italia, hanno risposto all’appello”.
Il caporal maggiore lascia la moglie e due figli. I funerali militari si sono tenuti oggi a Sant’Egidio del Monte Albino.

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