Una settimana tipo e la mano del calendario per ritrovare la vittoria

Due giorni di riposo in più rispetto al Trapani per preparare la sfida di domenica sono un prezioso vantaggio per i granata

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Il Trapani ha chiuso il programma della sesta giornata cadetta, pareggiando a reti bianche in casa contro il Perugia non più tardi di lunedì sera. La Salernitana aveva aperto il programma perdendo a Crotone nell’anticipo andato in scena allo Scida venerdì scorso. Visti i vertiginosi ritmi del campionato di serie B, proprio questa potrebbe essere una differenza importante che i granata potranno provare a sfruttare nel confronto di domenica con i siciliani.
Due giorni in più di riposo, infatti, potrebbero essere un fattore quasi determinante dal momento che in B si sta giocando con una certe frequenza e che i tempi per recuperare tra un impegno e l’altro non sempre sono quelli canonici.
Sebbene reduce da una sconfitta, cosa che non fa mai bene al morale, la squadra di Torrente ha potuto beneficiare dei favori del calendario che le ha offerto una settimana tipo per poter preparare al meglio la già delicata sfida con il Trapani.
Non a caso, dopo i primi due allenamenti settimanali, Torrente ha programmato per oggi una doppia seduta di lavoro. E di lavorare la Salernitana ha bisogno. In primis per migliorare la condizione atletica, poi per ritrovare unità ed identità. La squadra granata aveva lanciato segnali incoraggianti nelle prime uscite stagionali perchè, al di là del modulo, aveva dato sempre l’impressione di muoversi in campo secondo un’idea guida. Tutto ciò faceva chiaramente capire che dietro c’era un lavoro, fatto di movimenti e situazioni di gioco più volte provati in allenamento. Nelle ultime partite, però, complici le espulsioni subite, le assenze e, soprattutto, le non perfette condizioni di forma di alcuni titolari, proprio questa identità, questa impronta di gioco si sono come smarrite.
Torrente è un allenatore in grado di trasmettere al gruppo carattere ed idee e l’auspicio è che le prime difficoltà incontrate, ed in qualche maniera pure prevedibili, non lo inducano a prendere scorciatoie apparentemente di comodo, ma che potrebbero rivelarsi deleterie.
Non conta il modulo, contano i concetti. Il calcio secondo Torrente è aggressione continua dell’avversario e degli spazi, movimento senza palla e proposta offensiva in massa: la Salernitana di oggi non sembra avere i requisiti adatti per recitare questo spartito fino in fondo, ma un conto è operare qualche variazione opportuna sul tema, tutt’altra storia sarebbe stravolgere il proprio credo e la propria personalità. Il rischio, poi, sarebbe quello di non riconoscersi più guardandosi allo specchio.

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