Un punto di partenza, ma resta l’emergenza e quel silenzio a metà…

Il 5-3-2 ha funzionato, ma a Livorno Torrente dovrà cambiare ancora perchè Colombo non ha un sostituto affidabile

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L’unico liscio commesso dalla Salernitana a Vicenza è avvenuto quando l’arbitro aveva già fischiato tre volte e, per fortuna, non è costato punti in classifica ai granata. Il silenzio del dopo partita (Torrente si è presentato solo al microfono di Sky), spiegato con la necessità di evitare il pericolo nebbia, è il segnale che la Salernitana non è del tutto lucida e serena.
Peccato, perchè, dopo una prova gagliarda e coronata da un risultato positivo, sarebbe stato bello per i tifosi ascoltare le parole dei tesserati granata e capire i motivi di alcune scelte importanti operate da Torrente, le cui parole, riportate dal sito ufficiale, non hanno la stessa efficacia di quelle rese di persona agli organi di informazione.
Ieri, a Vicenza, il tecnico sapeva di giocarsi molto e la presenza di Dario Marcolin in tribuna era un presagio non proprio fausto. L’epilogo è stato di segno positivo ed ora Torrente può preparare con un pizzico di serenità in più la gara di Livorno dove sfiderà il presidente amaranto Spinelli, suo datore di lavoro ai tempi del Genoa di cui è stato capitano per tanti anni.
Peccato, però, che il trainer di Cetara dovrà ancora una volta inventarsi la formazione e cambiare con ogni probabilità spartito tattico. Il 5-3-2 proposto al Menti ha dato ottime risposte, blindando la difesa – non a caso per la prima volta la porta granata è rimasta inviolata in trasferta – che ha tratto giovamento dal rientro di Bernardini. L’ex Livorno ha giocato due volte da titolare e contro Novara e Vicenza la porta di Terracciano è rimasta immacolata. C’è un però, purtroppo. Senza Colombo, bocciato senz’appello Pollace, Torrente al Picchi non potrà riproporre la difesa a 5 a meno che non si chieda un grosso sacrificio a Bovo, l’unico elemento della rosa che potrebbe prestarsi al ruolo di esterno. Ci sembra, però, un’ipotesi remota. Proprio per questo, a gennaio, si dovrà colmare la lacuna ingaggiando un altro terzino destro.
C’è, poi, da mettere un punto all’altalena tra i pali. Terracciano era rimasto fuori per due partite, rientrando in Coppa, a La Spezia. A Vicenza Torrente ha scelto lui, ben sapendo che questa scelta avrà conseguenza sul morale di Strakosha, finito dietro la lavagna per l’uscita mancata in occasione del secondo gol del vercellese Mustacchio ma più in generale per aver mostrato ancora troppe esitazioni quando si tratta di ripulire l’area sui palloni che spiovono dalle fasce.
Ed allora, avanti con Terracciano che a Vicenza ha fatto la sua parte anche se qualche brivido l’ha offerto con una goffa uscita di pugno su un traversone che non sembrava impossibile.
Avanti con lui, dunque, almeno fino a gennaio. A bocce ferme, poi, si dovrà decidere se puntare sull’ex Catania o se ingaggiare un altro estremo difensore. A Vicenza il nuovo assetto tattico ha costretto le punte ad un lavoro oscuro. Donnarumma è rimasto all’asciutto di palloni giocabili, Gabionetta ha corso ma ha costruito poco. Nel finale Torrente ha puntato sulla fisicità di Coda ed Eusepi che hanno pure costruito una ghiotta palla gol, vanificata dall’ex Parma. Il punto, però, è giusto e pesa tanto per la classifica ed il morale. Ora, però, serve continuità. Già a Livorno, tra due giorni, la Salernitana è attesa da un altro esame molto duro perchè i labronici sono in crisi di risultati e cercheranno il riscatto contro i granata. C’è poco tempo per recuperare dalle fatiche del Menti e Torrente, per giunta, non ha certo grandi ricambi a cui rivolgersi per dare respiro a chi ha giocato ieri. A centrocampo potrebbe tornare utile Sciaudone, specie nel caso di 4-3-1-2, in attacco uno dei due “panzer” potrebbe giocare dall’inizio per dare più peso e presenza, ma in difesa la coperta è cortissima. La Salernitana dovrà coprirsi più che potrà per continuare sulla strada intrapresa a Vicenza.
Gennaio è vicino e lontano al tempo stesso: mancano ancora cinque gare al giro di boa ed urge conquistare punti e muovere la classifica il più possibile. Poi, ci si fermerà ma solo per quanto riguarda il campo. Dietro la scrivania, infatti, si dovrà lavorare e, soprattutto, agire celermente perchè questa squadra ha bisogno di rinforzi per non patire le pene dell’inferno e salvarsi senza troppi affanni.

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