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Un bacio ancora: Salernitana e Perugia fanno quaranta

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Se sarà un bacio questo ancora non lo sappiamo, bisognerà aspettare il tardo pomeriggio di sabato per scoprirlo, una cosa però la sappiamo già: Salernitana e Perugia fanno 40. Quaranta partite, tutte al cardiopalma, sviscerate in oltre 70 anni di vita calcistica delle due squadre, due città che prima s’amavano e ora, sportivamente parlando, si detestano. E’ uno scontro fatto di facce, nomi, incroci, giocate e aneddoti d’altri tempi, Salernitana-Perugia conserva il fascino delle gare di cartello nonostante gli anni passino, nonostante le categorie. La prima volta nel dicembre del 1946, a poche ore dal 47′, per poi ritrovare continuità negli anni 80 e 90, sfide incredibile come quella in Serie A.

Era il 15 novembre del 1998, la squadra di Rossi in cattive acque cercava punti come l’aria da respirare, gli uomini di Castagner leggermente meno audaci del solito, l’Arechi però era un calderone dove in tanti hanno lasciato qualcosa. Quel giorno la scena, invece, se la prese il bomber con le ali, tornò alla doppietta Marco Di Vaio, le gioie tutte nel secondo tempo, l’ultima passato il novantesimo. Scacciò via la paura in via Allende, regalando una settimana diversa al popolo granata.

Davanti a Balli c’erano Fresi e Fusco, terzini Del Grosso e Tosto, in mediana le chiavi le aveva Roberto Breda, vicino a lui poco spazio per tutti: Gennaro Gattuso. Qualità e impostazione nell’altra mediana, c’era Giacomino Tedesco. Tridente atipico, Di Vaio e Giampaolo leggermente decentrati dietro Emilio Belmonte.

A cambiare le carte in tavola però fu David Di Michele, ad inizio ripresa il cambio con Giampaolo e maggior rapidità, dopo 3 minuti segnò Di Vaio. Nulla da fare per Roccati che davanti aveva la coppia composta da Matrecano e Rivas, osso duro sull’esterno Zè Maria, dall’altra parte Colonnello. A centrocampo i grifoni schieravano qualità e “legna”. Vicino Campolo e Olive c’erano Hidetoshi Nakata, Petrachi e Rapajc più avanti, unica punta Alessandro Melli, poi sostituito da Bucchi. Subito dopo la rete di Marco Di Vaio momento amarcord per Pietro Strada, che rivide l’Arechi entrando al posto di Gianluca Petrachi. Spazio anche a Giovanni Tedesco nella ripresa per i biancorossi.


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