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Uil e Cisl bocciano il decreto sulla riconversione delle case di cura neuropsichiatriche

Il decreto del commissario definisce le nuove tariffe per le strutture residenziali

I sindacati bocciano il Decreto delle Commissario ad Acta sulla riconversione delle case di cura neuropsichiatriche, che definisce le nuove tariffe per le strutture residenziali. Per le segreterie salernitane della Uil Fpl e della Cisl Fp, infatti, la proposta segnerebbe una pesante crisi congiunturale con ripercussioni sui livelli occupazioni in funzione degli esuberi e delle nuove professionalità richieste. Le parti sociali, inoltre, contestano il mancato confronto sul Decreto. “Il processo di riconversione non può intendersi valido prima della pubblicazione sul Burc e può essere comunque ancora oggetto di valutazione congiunta. Tutto questo deve accadere prima che il direttore generale del ministero della Salute emani le direttive per l’attuazione”, ha detto Antonio Malangone, segretario territoriale della Uil Fpl provinciale per la sanità accreditata. “Chiediamo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di convocare un tavolo tecnico delle case di cura neuropsichiatriche insieme alle organizzazioni sindacali di categoria”, ha concluso Malangone. “Noi auspichiamo un dialogo costruttivo”.

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