“Si costerna, s’indigna, s’impegna. Poi getta la spugna con gran dignità”. Come lo Stato di De Andrè con le ingiustizie, come in un trapasso cinematografico, non è neanche un sequel, è proprio un film già visto. Punizione dal limite a pochi minuti dal triplice fischio, ci fosse stato Tuia probabilmente quel pallone sarebbe stato suo. Nessuna analisi tattica regge, non è un problema di modulo. Nessuna analisi emotiva regge, l’Arechi non è mai stato così spento, sconsolato. Eppure la classifica non è malvagia, siamo ancora lì, se tutte le componenti remassero nella stessa direzione gli obiettivi si potrebbero ancora raggiungere. La squadra poi, così come ad inizio campionato, è già competitiva e lo sappiamo, il calcio non è una scienza esatta. Sarà importante trattenere i calciatori che hanno offerte da altre compagini, è tornato anche Minala che segnò nel derby contro l’Avellino. La B è così, non si era corazzata al Barbera e non si è brocchi dopo l’Arechi. Nella vita ci vuole anche equilibrio.
Tutti all’Arechi
La classifica non è malvagia e stiamo ancora lì..
27 gennaio 2019
Marco Rarità
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Autore: Marco Rarità
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