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Tourbillon difesa, a Bari si cambia per la nona volta in stagione

Solo due volte Torrente è riuscito a confermare la stessa difesa per due gare consecutive. E c'è un triste primato

admin

Non c’è pace nel pacchetto arretrato della Salernitana. Con la probabile assenza di Lanzaro nel match contro il Bari, Torrente dovrà rivedere per l’ennesima volta la composizione della linea difensiva. Un’emergenza con cui il tecnico di Cetara si ritrova a fare i conti da inizio stagione, a causa di infortuni e squalifiche. Sabato, al San Nicola, dunque, la Salernitana si presenterà per l’ennesima volta con una difesa differente da quella scesa in campo sette giorni prima.

Solo due volte, in questa stagione, Torrente ha schierato la stessa retroguardia in due gare consecutive. Un’eccezione verificatasi, per la prima volta, nelle prime due giornate di campionato, contro Avellino e Brescia. Colombo e Franco sugli esterni, Lanzaro e Schiavi coppia centrale. Sembrava dover essere questo l’asseto tattico scelto dal tecnico salernitano. Ed invece, da allora, in nessun’altra occasione Torrente si è affidato ad una difesa composta da questi quattro calciatori.

Con lo Spezia (alla terza giornata) arriva l’avvicendamento tra Rossi e Franco. Nuovo cambio a Pescara, dove Trevisan prende il posto dell’indisponibile Lanzaro. Il rosso rimediato da Schiavi in terra abruzzese costringe Torrente a cambiare ancora, con Lanzaro che rientra a far coppia con Trevisan nel match contro la Ternana. Contri gli umbri (gara in cui c’è anche l’avvicendamento tra Rossi e Franco), il difensore veneto rimedia un doppio giallo che lo costringe a saltare la trasferta di Crotone. La gara contro i rossoverdi lascia in eredità anche l’infortunio di Riccardo Colombo, che apre uno squarcio mai ricomposto sul versante destro.

La trasferta in terra pitagorica segna l’esordio (e la contemporanea bocciatura) del baby Pollace, schierato proprio al posto dell’ex Cittadella. Al centro c’è Schiavi, tornato dalla squalifica, a far coppia con Lanzaro. Anche in Calabria arriva però, come una sentenza, il rosso. Questa volta tocca a Franco lasciare in dieci la squadra. Al suo posto, nella successiva gara contro il Trapani, si rivede Rossi. Il match contro i siciliani segna anche il prosieguo dell’odissea della fascia destra, dove viene schierato Lanzaro, con Schiavi e Trevisan al centro della difesa. La settimana successiva, sul campo dell’Entella, complice la nuova indisponibilità di Lanzaro, sulla destra viene schierato addirittura Empereur (difensore centrale, di piede mancino). Nel turno successivo il giovane scuola Fiorentina torna al centro (a far coppia con Schiavi), con Lanzaro riproposto a destra.

Un vortice inesorabile di cambi, il più delle volte forzati. Un tourbillon di avvicendamenti, di cui è difficile tener memoria già solo a leggersi. Pensare, dunque, alle difficoltà affrontate da Torrente settimana dopo settimana, col patema di dover ridisegnare ogni volta la linea di difesa. Chissà cosa avrà pensato il tecnico di Cetara sabato quando, per la seconda volta in stagione, è riuscito a schierare la stessa difesa per la seconda gara di fila. Contro il Perugia, infatti, l’allenatore granata si è affidato alla stessa retroguardia (Colombo, Lanzaro, Empereur, Rossi) vista all’opera a Lanciano. Troppa grazia, però. Sabato, col Bari, si cambia di nuovo. E, questa volta, con un’emergenza ancor più esasperata.

Una situazione di difficoltà che si riflette, inevitabilmente, sul rendimento del pacchetto arretrato. Difficile oleare i meccanismi, quando gli interpreti cambiano in maniera sistematica. Un problema evidenziato, in maniera impietosa, dai numeri. La Salernitana è rimasta l’unica squadra di questa Serie B a non essere riuscita a tenere la porta imbattuta in nessuna delle prime undici gare disputate. Un poco invidiabile primato condiviso, fino a sabato, con la Pro Vercelli. Il successo dei piemontesi per 1-0, sul campo dell’Ascoli, ha consegnato il “record” a Pestrin e compagni. Un dato negativo che impone un’immediata inversione di tendenza. Squalifiche ed infortuni permettendo.

 

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