Torrente vede la luce, Lotito scontento

Il tecnico elogia la prova dei suoi, il patron bacchetta i tifosi

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Alla vigilia Vincenzo Torrente aveva chiesto una prova di orgoglio alla squadra e sul campo la Salernitana ha sputato l’anima. Peccato, però, che i granata non siano riusciti a reggere il ritmo imposto dal Cesena nella ripresa e si siano dovuti arroccare nella propria metà campo senza più avere la forza di ripartire. Il pareggio di ieri è stato determinato dalla maggiore varietà di soluzioni che il tecnico del Cesena, Drago, aveva in panchina (sono entrati Succi, Mazzotta e Ciano, mentre Torrente aveva sei under ed era privo di giocatori che potessero dare un apporto sostanzioso in prima linea ed anche in mediana) e dalla superiore condizione fisica dei romagnoli: il Cesena ne aveva di più e si è visto. La Salernitana, però, ci ha messo il cuore, la voglia, il carattere e questo è il dato più confortante della gara di ieri. Certo, i tre punti avrebbero fatto molto comodo, ma il pareggio può essere considerato un punto di ripartenza a patto che, già da Lanciano, arrivino delle conferme. L’aspetto negativo è il perdurare dell’emergenza che, anzi, si è addirittura aggravata alla luce dell’infortunio di Schiavi che ne avrà per diverse settimane a causa della frattura del perone. La Salernitana che ha fronteggiato il Cesena è, comunque, stata squadra, perchè aveva un senso logico ed un piano tattico ben preciso. Se Empereur avesse centrato la porta sul finire del primo tempo, riprendendo la respinta del palo sul suo colpo di testa, forse, avremmo commentato un altro risultato. La storia non si fa con i “se” e con i “ma” e l’imperativo è guardare avanti. Torrente è apparso sollevato, rinfrancato dalla prestazione dei suoi anche se il lavoro che lo attende non è certo in discesa. Chi non si accontenta è Claudio Lotito per il quale le presenze registrate ieri all’Arechi – 9500 – sono state poche. E’ una vecchia storia che il patron non manca di rimembrare ad ogni occasione. Diecimila spettatori di media in B non sono pochi, anzi. Se poi a Lotito qualcuno aveva promesso diecimila abbonamenti, sarebbe ora di capire bene chi abbia fatto tale assicurazione al patron. Che, però, sa bene in cuor suo che Salerno stia rispondendo alla grande anche se sicuramente l’Arechi può riempirsi ancora di più. La base, però, resta di tutto rispetto. Del resto, anche la squadra, che il patron continua a ritenere di alto profilo, poteva essere allestita ancora meglio. Tutto è migliorabile ed opinabile al tempo stesso. Divisi, però, non si va da nessuna parte.
La Salernitana deve avere ben chiaro in mente l’obiettivo che è la salvezza e, per raggiungerlo senza penare troppo, ci vorrà sì il supporto dei tifosi ma anche un robusto intervento della società sul mercato.

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