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Torrente non ha dubbi: «La differenza l’hanno fatta i portieri»

«Abbiamo diversi giocatori non in condizione, sto provando ad arrangiarmi»

admin

Vincenzo Torrente non ha dubbi sui motivi che hanno portato alla sconfitta contro il Trapani: «La differenza l’hanno fatta i portieri. Purtroppo Pietro ha commesso un errore che può succedere. L’estremo difensore ospite ha invece compiuto tre interventi decisivi. Comunque oggi i ragazzi hanno risposto dopo la prestazione negativa di Crotone. Abbiamo perso una gara contro una squadra che ha tirato pochissime volte in porta. Ho provato a cambiare un poco le carte in tavola con gli inserimenti di Troianiello e Milinkovic, per allargare un pochino il gioco. Purtroppo non siamo riusciti a ristabilire la partià». Nessun indice però puntato su Terracciano: «E’ lui il titolare». Sul rigore, Torrente elogia Nicolas: «Il merito è del portiere del Trapani, non si tratta di un errore di Gabionetta».

Su Moro schierato, a gara in corso, da terzino destro: «Negli anni precedenti ha fatto quasi sempre la mezz’ala. Oggi gli ho fatto fare il terzino per provare a dare più spinta sulla destra. Lui può giocare dappertutto a centrocampo. La sua carriera dice che ha giocato più da interno che da centrale». Perché non Pollace in quel ruolo? «A Crotone è incappato in una giornata negativa e oggi non l’ho inserito perché volevo proteggerlo. Nelle prossime gare, sicuramente il ragazzo potrà dimostrare il proprio valore»

Torrente torna poi a battere sul problema della condizione fisica non ottimale dei calciatori: «Il discorso tattico è dovuto alla condizione dei calciatori, specie degli attaccanti. È da settimane che Gabionetta si allena senza continuità. Coda viene da una preparazione individuale e Donnarumma non ha fatto preparazione con noi. Oggi volevo dosarli e per questo ho scelto Sciaudone da trequartista e si è comportato molto bene, sia in fase propositiva che in interdizione. Con lui ho provato a riequilibrare un po’ la squadra, considerati anche i tanti gol presi nelle prime giornate di campionato. Purtroppo tanti fattori, comprese le espulsioni, non ci hanno permesso di avere continuità nelle scelte tecniche e tattiche. Paghiamo anche questo tipo di problema, che si riflette anche nei tanti gol subiti in questo inizio di stagione. Credo che il problema di base sia comunque dovuto alla condizione atletica del calciatori».

«Il mio progetto è giocare col 4-3-3 – continua Torrente – Siamo partiti in ritiro con questo tipo di idea. Purtroppo a fine mercato sono cambiate delle cose, sono arrivati dei giocatori che non erano in condizione e questo ha pregiudicato un po’ il lavoro. Nelle prime giornate abbiamo comunque giocato con quel sistema che avevamo provato. Poi le tante espulsioni ci hanno costretto a giocare spesso col 4-4-1 e in quelle occasioni ho notato che la squadra riusciva ad essere un poco più compatta. Per questo a Crotone ho optato per un 4-4-2, sulla scia di quanto di buono avevamo fatto con le due linee da quattro nelle partite in cui siamo rimasti in dieci. In questo momento abbiamo diversi giocatori non in condizione e sto provando ad arrangiarmi, provando a cercare delle soluzioni che si adattino alla condizione attuale dei calciatori a disposizione. A me non piace cambiare sistema di gioco ma al momento c’è la necessità di farlo. Gli attaccanti sono quelli che sono riusciti ad avere meno continuità e minutaggio, sia per gli infortuni che per le tante espulsioni subite in cui sono stati sempre loro a pagare».

Si sente in discussione? «Penso di no, ci tengo a fare il massimo nella mia città e sto provando a farlo. Non sono venuto per soldi ma perché ci credo e penso che posso far bene. Le valutazioni le farà comunque la società».

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