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Top e Flop, Salernitana #escile e il ritorno al futuro di Manolo

Il buono, il brutto e il cattivo nel match contro la Virtus Lanciano

Marco Rarità

Passa la metà del secondo tempo e il mister crea un gruppo Whatsapp, ci mette dentro tutti i giocatori, pure Pollace, e manda un messaggio. Abbiamo appena preso la seconda rete pareggiando una gara che stavamo vincendo in doppio vantaggio, sostituiamo un attaccante esterno con un centrocampista. Poi mette un terzino sinistro a destra, perchè non abbiamo altri terzini a destra, tant’è vero che Franco quando scende è costretto a crossare con il piede che usa solo per par condicio. Ma in fondo la serata passa così, con le due spunte blu che si accendono e un messaggio che hanno letto tutti.. Torrente.

Come il battito d’ali di una farfalla in Congo, anche un gol di Coda in Abruzzo, può provocare improbabili coincidenze astrali. Tant’è che dopo neanche 10 minuti, chi stecca, chi sviene, si ritrova a proteggere una palla come quando scendi in spiaggia e la sabbia scotta. Appoggia in porta con Aridità che è il portiere adatto a interrompere il periodo di “siccità” del bomber. Bomber.. l’ho scritto veramente? Coda.

Velodromo di Lanciano, pianta ovale, neanche in bicicletta gli stanno dietro quando parte.. Gabionetta.

Vedete bene se sta nella lista dell’organizzazione mondiale della sanità, subito dopo la carne rossa.. Manganiello.

Dite a Maurizio che quando dicono #escile non significa, per forza di cose, provare un anticipo sulla trequarti per poi andare a vuoto.. Lanzaro.

Fedeli lettori vi narriamo, in diretta, da una rigida sera d’ottobre, nell’anno 2015: Manolo prende palla a centrocampo e.. allarga per Franco, ora siamo nel 2018 d.C. Pestrin.

Thomas.. ma scotta? Strakosha.

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