Impresa di Pulizia a Salerno

Teatro Sportivo, parte il corso a Cava de’Tirreni

Elena Amore - Teatro Sportivo

Il 28 aprile partirà, a Cava de’ Tirreni, un trimestre intensivo di “Teatro Sportivo” presso l’Asd The Rock Cava Boxing, ogni venerdì (dalle 11:30 alle 13:00) e domenica (dalle 19:30 alle 21:00).

Il corso, a cura dell’attrice Elena Amore, è rivolto a chi desidera «esplorare la propria e altrui creatività, fantasia, follia, magia, migliorare le proprie prestazioni psicofisiche, fare maggiore esperienza del lavoro di squadra, mettere in circolo la propria energia, riconoscere meglio se stessi e gli altri, divertirsi in modo sano e dinamico, riallenare il proprio sguardo alla bellezza».

Ma cos’è il Teatro Sportivo?

Il “Teatro Sportivo” cerca di coniugare le caratteristiche tipiche dello sport e degli sportivi a quelle tipiche teatrali. La curiosità qui è tutta rivolta a ciò che può accadere in ogni partita, che è sempre diversa e porta sempre alla scoperta di nuovi scenari.

Teatro Sportivo – Il teatro come sport –

Nasce nel periodo 2014/15 l’esigenza di dare un nome ad un modo di pensare e trasmettere il teatro. Qualcosa che potesse intrecciare ciò che avevo appreso dai grandi maestri che sento di aver incontrato nel teatro come nello sport, nelle scienze fisiche, filosofiche e psicologiche. Di “sportivo” nel teatro ci può essere molto: il dinamismo, la capacità di affrontare le sfide e mettersi in gioco, il lavoro di squadra, la disciplina, la fatica, l’atteggiamento… Ed è così che da un po’ di anni, dichiaratamente, nei percorsi di Teatro Sportivo che organizziamo, si lavora duramente per modificare gli approcci limitati e antiquati che le nostre menti hanno nei confronti di quest’arte. Il focus quindi si sposta dalla classica preparazione di uno spettacolo, all’osservazione di ciò che può accadere “in ogni partita”, in ogni nuovo esercizio, nel far circolare la creatività, la fantasia, nel dare forma alla propria follia. Ci alleniamo alla bellezza, educando innanzitutto lo sguardo a coglierla e preparando il nostro animo ad accoglierla. E per questo è importante anche lavorare sul togliere il superfluo, visto che il teatro e i suoi “funzionari” vengono troppo spesso mortificati con giudizi stupidi e figli dell’ignoranza, della paura e dei cliché. Riprendo da un mio caro maestro la splendida frase “Il teatro è un gioco serio, non serioso” ed aggiungo che è un gioco sacro e prezioso per l’essere Umano.
Ci impegniamo ad aumentare questa consapevolezza.

Biografia Elena Amore

Erano gli anni ‘90, io ne avevo circa sei, e all’istituto dove frequentavo la primina, arrivò il giorno dello spettacolo di fine anno. Il tema era legato all’astronomia ed il mio personaggio era la Luna. Io ero tutta vestita argentata, viso tondo da luna piena e mille prove provate; non avrei mai voluto sbagliare nulla, non me lo sarei mai perdonato. Iniziò la “recita” e con essa i miei tanti giri di rotazione e rivoluzione intorno al nostro caro pianeta. Nel volteggiare cominciai anche ad incontrare, tra gli spettatori, lo sguardo di mia madre, terrorizzato, e le sue mani agitarsi per dirmi qualcosa; iniziai a chiedermi cosa stessi sbagliando ma poi andai oltre per la mia strada, non successe nulla, nessun grave errore, l’evento finì, applausi, saluti. Solo dopo capii che mia mamma si era convinta che tra i mille volteggi e il vestito lungo, avrei perso l’equilibrio e sarei caduta dal piccolo e precario palchetto messo su per l’occasione. Mi arrabbiai moltissimo di fronte a tale mancanza di fiducia, le dissi che avevo tutto sotto controllo e che sapevo perfettamente cosa stessi facendo. Quindici anni dopo, in una prova-lezione di uno spettacolo, in un vero Teatro, un attore fece una mossa molto azzardata, così il nostro maestro (uno di quelli davvero eccellenti) lo ammonì e ci disse che un attore non deve mai far preoccupare lo spettatore; un attore deve provare così tanto e arrivare a controllare e padroneggiare così bene anche l’azione più rischiosa del mondo, da lasciare spazio per gli altri solo allo stupore, alla magia e al piacere per lo spettatore di potersi fidare, affidare e abbandonarsi all’opera. Capii che forse, al di là del catastrofismo di mia madre, qualcosa con quel satellite che dovrebbe mostrare sempre la stessa faccia luminosa, forse l’avevo comunque sbagliata e che volevo recuperare, continuare a studiare per sempre, a migliorare per sempre il mio volteggio e il mio giro del mondo. Certo diventando adulta, arriva il momento delle scelte, si palesa tutto il profilo oscuro del mondo del lavoro e lo schifo che regna in tutti i settori, anche in quello artistico e, a volte, cinicismo e sfiducia vincono. Possono quindi restare pochi per un teatrante, per me, i veri frammenti di Bellezza che il teatro può dare, però, quando mi colpiscono, bastano per farmi rimanere in moto chissà per quante altre ere ancora. E così sono qui, ormai trentenne, a cercare di portare ancora avanti progetti e poesia. Inoltre impera su di me anche il mio cognome, di cui pure si narra che muova il Sole e le altre stelle. Non ho scampo, sono Elena Amore, attrice, autrice, performer, creatrice del progetto Teatro Sportivo e spero di tante altre cose buone.

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