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Svolta nell’omicidio D’Onofrio, questa mattina la luce sul caso

Erano passate da poco le 23 quando Ciro D’Onofrio, 35enne di Matierno, si trovava nel quartiere di Pastena, zona orientale di Salerno. Nel giro di pochi secondi il silenzio che predomina quello specifico quartiere, isolato dal centro città, è stato spezzato da più colpi d’arma da fuoco.

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Saranno illustrati in dettaglio, questa mattina in Procura, i risultati delle indagini condotte dagli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Salerno, relative all’omicidio D’Onofrio, avvenuto a Salerno il 31 luglio 2017.

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QUELLA SERA

Erano passate da poco le 23 quando Ciro D’Onofrio, 35enne di Matierno, si trovava nel quartiere di Pastena, zona orientale di Salerno. Nel giro di pochi secondi il silenzio che predomina quello specifico quartiere, isolato dal centro città, è stato spezzato da più colpi d’arma da fuoco. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti Ciro era al bordo del suo scooter, un Free di colore blu, presumibilmente, in attesa del suo assassino con cui aveva un appuntamento proprio in Viale Kennedy. Appena ha fermato il suo Free è stato colpito da una raffica di colpi, almeno tre, che lo hanno centrato in pieno senza lasciargli speranza di vita. Ciro è morto con ancora il casco in testa e le chiavi nel motorino.
I colpi sono stati sentiti dai residenti della zona e da chi stava ancora trascorrendo la serata al chiosco che dista pochi metri di distanza dal luogo dell’uccisione. Immediati i soccorsi dell’Humanitas e Croce Bianca che, però, hanno solo potuto costatarne il decesso. Poco dopo sul posto polizia, carabinieri e scientifica. Intorno alle 23.45 arrivarono anche i familiari.

Secondo una prima ricostruzione, fatta prima dell’autopsia, D’Onofrio si sarebbe subito accorto dell’agguato ma non avrebbe fatto in tempo a mettere in moto il suo Piaggio Free e fuggire. Così, dopo aver corso per pochi metri, sarebbe stato raggiunto dai proiettili, proprio mentre cercava aiuto ai presenti dinnanzi al chiosco. Per lui non c’è stato scampo: al terzo colpo potrebbe essersi accasciato a terra, ormai privo di forze.

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