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Sul Lago aggrappati ad un ramo che rischia di spezzarsi…

Torrente è in emergenza totale, ma deve vincere per salvare la panchina. Lotito promette la svolta ai tifosi

admin

Non se l’aspettava e, forse, non lo merita. Il calcio, però, è così e Vincenzo Torrente non può farci nulla. Il tecnico di Cetara si gioca la panchina a Como nell’ultima giornata del girone di andata, contro il fanalino di coda che, però, è in salute e crede ancora all’impresa. La Salernitana, eternamente in emergenza, dà, invece, l’impressione opposta: squadra nervosa, isterica, in crisi di nervi e di identità, reduce dalla sconfitta con tanto di vergognosa ed inutile gazzarra finale col Cagliari, ed attesa da un gennaio di fuoco con il derby di Avellino come primo ostacolo, prima di Brescia e Spezia. A gennaio, però, Torrente vuole pensarci dopo la gara di questo pomeriggio, ma sa bene che potrà farlo solo se da Como uscirà con una vittoria. Missione che, sulla carta, non sarebbe stata impossibile se la Salernitana fosse arrivata in condizioni diverse al match. Decimata in difesa, al punto da doversi aggrappare a Trevisan, reduce da due mesi di stop e non apparso del tutto pronto contro il Cagliari, e a Franco, appena rientrato a sua volta dall’infortunio, senza centrocampisti di scorta e con un attacco anemico che avrebbe bisogno di rifornimenti e supporto che, però, non si sa chi possa garantire. Per di più, la panchina di Torrente traballa pericolosamente, anzi c’è chi assicura che Lotito abbia già deciso per il cambio.
Nella sua toccata e fuga di giovedì all’Arechi il patron è apparso molto arrabbiato, ma pure determinato e pronto ad intervenire per rimediare ad una situazione che si è fatta pesantissima. Menichini, Colomba, Bergodi, Calori. Chissà che in questa rosa di nomi non ci sia quello scelto dal patron per avvicendare Torrente in caso di sconfitta oggi al Sinigaglia.
L’impressione è che solo una vittoria possa cambiare le carte in tavola, perchè il futuro del tecnico è già scritto mentre quello del diesse Fabiani resta in sospeso. Se Torrente ha le sue responsabilità, non da meno è Fabiani. Anzi, gli errori più gravi attengono proprio alla fase di costruzione della squadra, tanto che ora è sotto gli occhi di tutti la necessità di dover ricostruire, rifondare, dopo aver fatto piazza pulita. Decidere e presto. Deve essere questo l’imperativo in casa granata. Qualunque sia la decisione, l’importante è che si faccia presto. Lotito e Mezzaroma devono agire tempestivamente perchè alla ripresa del campionato la Salernitana dovrà presentarsi con un look completamente nuovo se vorrà sperare nella salvezza. E questo lo sanno anche i patron…

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